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Testo
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L'art. 6 del disegno di legge in oggetto (ex art. 5 del primo testo) è dedicato ad alcune modifiche alla legge 11 febbraio 1994, n. 109 (legge quadro in materia di lavori pubblici).
Fra l'altro, con tale disegno di legge viene modificato l'art. 19, comma 1, lett. b) della legge quadro, che limitava la possibilità di procedere con l'"appalto integrato" soltanto nei seguenti due casi: 1.) per i lavori la cui componente impiantistica o tecnologica incidesse per più del 50% sul valore dell'opera; 2.) per i lavori di manutenzione, restauro o scavi archeologici.
Con le modifiche apportate dal disegno di legge in oggetto vengono completamente eliminate le suddette restrizioni, liberalizzando l'istituto dell'appalto integrato e facendo venir meno quelle rigide separazioni fra progettazione ed esecuzione dei lavori giustamente introdotte dalla legge Merloni.
Questo Consiglio Nazionale, d'intesa con il Consiglio Nazionale Architetti e con l'OICE, non ha mancato fin dallo scorso mese di novembre di intervenire presso il Ministro Lunardi (v. nota all. 1) e presso altri Parlamentari, proponendo una modifica della normativa, allo scopo di porre precisi paletti al ricorso all'appalto integrato.
Attualmente è stato anche richiesto un incontro urgente con il Vice Ministro On.le Martinat.
Il Governo non ha tenuto alcun conto delle nostre osservazioni, sicché le Commissioni VIII e IX della Camera dei Deputati hanno approvato in sede referente il disegno di legge che è così passato all'esame dell'Assemblea (iniziato il 4 marzo c.a.).
Tutto ciò considerato, si richiama l'attenzione di codesti Ordini e Federazioni sulla urgente necessità di intervenire presso tutti i Parlamentari eletti o residenti nelle rispettive circoscrizioni, a cominciare dai componenti della Camera dei Deputati, per far loro conoscere tutte le considerazioni contenute nella lettera indirizzata al Ministro Lunardi e perché sostengano la proposta di emendamento allegata alla stessa lettera e già presentato alla Camera.
E' essenziale, comunque, che il nostro emendamento sia subito accolto dalla Camera dei Deputati, perché sarebbe certamente più difficile ottenere poi modifiche al Senato, dove il Governo potrebbe sostenere la necessità di non perdere altro tempo e di varare il provvedimento come uscito dalla Camera.
Si confida nella collaborazione da parte di tutti e si resta in attesa di notizie a conferma degli interventi effettuati.
Allegato: Nota CNA-CNI-OICE del 14.11.2001 al Ministro Lunardi
(VEDI FILE DV07603)
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