Stampa documento Stampa Invia una e-mail al CNI bancadati@cni-online.it
Rif. DV02805
Documento 26/06/1995 CIRCOLARE
Fonte PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
Tipo Documento CIRCOLARE
Numero 1
Data 26/06/1995
Riferimento
Note (G.U. 20-07-95 N.168)
Allegati
Titolo FUNZIONI PUBBLICA AMMINISTRAZIONE - CONSIGLI PROVINCIALI - 'LEGGE N.396/1990 - RICHIESTE DI ASSENSO PER L'ACQUISTO DI IMMOBILI PER LOCAZIONI PASSIVE DA PARTE DI PUBBLICHE AMMINISTRAZIONI'
Testo La legge 15 dicembre 1990, n. 396(Gazzetta Ufficiale n. 300 del 27 dicembre 1990), recante interventi per Roma Capitale della Repubblica, prevede che i progetti diretti alla localizzazione delle sedi delle pubbliche amministrazioni siano coordinati in una visione organica e unitaria del contesto urbano.

Il Presidente del Consiglio con nota UCA/14880/70 del 26 ottobre 1992, in relazione alla necessità di pervenire ad un armonico compimento delle esigenze di spazio da parte delle singole amministrazioni, confermando la precedente direttiva, stabilisce che tutte le iniziative dirette all'ampliamento di sedi, all'accorpamento di esse, alla locazione di immobili, all'acquisto o alla ristrutturazione di locali interessanti il centro urbano di Roma e le zone limitrofe, debbano essere preventivamente assentite dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri.

Al riguardo il Sottosegretario delegato, con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 20 marzo 1995 per le aree urbane e metropolitane Roma Capitale e Giubileo, opera d'intesa con il Ministro per la funzione pubblica e si avvale del Comitato interdipartimentale per la localizzazione e il riuso delle sedi della pubblica amministrazione operante presso l'Ufficio del programma per Roma Capitale.
Per consentire la predisposizione dell'istruttoria delle richieste da inoltrare al Comitato è necessario che le amministrazioni interessate all'assenso trasmettano all'ufficio del programma per Roma Capitale la documentazione inerente:

l'inesistenza di edifici o aree demaniali o patrimoniali idonei all'uso richiesto;

la consistenza dell'immobile (superficie, volumetria, numero di piani);

la destinazione d'uso attuale (categoria catastale dell'immobile nelle sue parti);

la destinazione prevista dal piano regolatore comunale;

le planimetrie dell'immobile con la destinazione della nuova sistemazione;

il numero degli addetti e degli eventuali utenti giornalieri che utilizzeranno la sede;

la consistenza e l'utilizzazione della sede eventualmente dismessa;

la presenza di parcheggi (a raso o interrati);

le esigenze funzionali dell'ufficio in ordine alle motivazioni della richeista in coerenza con la razionalizzazione della pubblica amministrazione (disponibilità, caratteristiche delle sede attuale, necessità di accorpamenti con latri uffici);

la valutazione di alternative di acquisto;

gli eventuali requisiti di urgenza.

Nel caso di richiesta di assenso per rinnovo di contratti la documentazione dovra' essere trasmessa con un anticipo di almeno sei mesi rispetto al termine di rinnovo del contratto stesso.

Nel caso di esigenze funzionali che richiedono nuove sedi, si conferma l'esigenza di onon procedere a prese in consegna o utilizzazioni di fatto anteriormente all'espletamento della procedura indicata; a tal proposito si sottolineano le disposizioni sulla responsabilita'dirigenziale di cui agli articoli 20 e 29 del decreto legislativo n.29/93.

Anche nel caso di diverso utilizzo, per mutate esigenze, di immobili demaniali gia'assegnati dovra'essere richiesto l'assenso alla presidenza del Consiglio - Ufficio del programma per Roma Capitale.

Sara' altresi'necessario, da parte delle Amministrazioni richiedenti, al termine dell'iter procedurale previsto dalla circolare del Ministero delle finanze n.450 del 1 ottobre 1993 (Gazzetta Ufficiale 16 ottobre 1993, n.244), darne comunicazione all'Ufficio del programma per Roma Capitale di questa presidenza, al fine di consentire l'aggiornamento dei dati relativi alla consistenza e all'utilizzazione delle sedi delle pubbliche amministrazioni.

I Ministeri e le amministrazioni vigilanti, ciascuno nel prorpio ambito di competenza, porteranno la presente direttiva a conoscenza degli enti e degli organismi vigilanti o associati, con la tempestivita' che il caso richiede.

Stampa documento Stampa Invia una e-mail al CNI bancadati@cni-online.it