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Testo
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PREMESSE.
COM'E' NOTO, L'ART. 124 DELLA COSTITUZIONE HA ISTITUITO LA FIGURA DEL COMMISSARIO DEL GOVERNO, IL QUALE SOVRAINTENDE ALLE FUNZIONI AMMINISTRATIVE ESERCITATE DALLO STATO, COORDINANDOLE CON QUELLE ESERCITATE DALLA REGIONE, ED ESERCITA, NELL'AMBITO DEL PROCEDIMENTO DI CONTROLLO DELLE LEGGI REGIONALI, LE FUNZIONI INDIVIDUATE DALL'ART. 127 DELLA COSTITUZIONE.
LA DOTTRINA GIUSPUBBLISTICA HA LUNGAMENTE DIBATTUTO SUL SIGNIFICATO DA ATTRIBUIRE AI VOCABOLI "SOVRAINTENDENZA" E "COORDINAMENTO" E LE SUE CONCLUSIONI SONO STATE CONSACRATE DALL'ART. 13 DELLA LEGGE 23 AGOSTO 1988, N. 400, IL QUALE HA SPECIFICATO LE COMPETENZE DEL COMMISSARIO DEL GOVERNO ESPRESSIONE DELLE RICHIAMATE FUNZIONI COSTITUZIONALI ED HA STABILITO CHE DETTE COMPETENZE SONO ESERCITATE IN CONFORMITA' ALLE DIRETTIVE DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI.
IN ESECUZIONE DI TALE DISPOSIZIONE, E' STATA EMANATA LA DIRETTIVA DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 11 OTTOBRE 1993 (PUBBLICATA IN GAZZETTA UFFICIALE DEL 21 GENNAIO 1993 E MODIFICATA DALLA DIRETTIVA DEL 3 MARZO 1995, PUBBLICATA IN GAZZETTA UFFICIALE DEL 22 MARZO 1995), CHE HA PUNTUALIZZATO LE MODALITA' DI SVOLGIMENTO DELLE COMPETENZE DEL COMMISSARIO DEL GOVERNO, SIA NEL RAPPORTO CON LE ALTRE AMMINISTRAZIONI DELLO STATO CHE NEL RAPPORTO CON LE REGIONI.
PIU' RECENTEMENTE, E' STATO EMANATO IL DECRETO-LEGGE 2 OTTOBRE 1995, N. 412, RECANTE DISPOSIZIONI URGENTI PER L'OTTIMALE FUNZIONAMENTO ED ORGANIZZAZIONE DEI COMMISSARIATI DEL GOVERNO, IL QUALE OLTRE A DISCIPLINARE ALCUNI ASPETTI DELLA COMPOSIZIONE DELLA COMMISSIONE STATALE DI CONTROLLO, HA DETTATO NORME IN MATERIA DI ORGANIZZAZIONE DEI COMMISSARIATI.
CON LA PRESENTE CIRCOLARE SI INTENDE RICHIAMARE L'ATTENZIONE SULL'IMPORTANZA DEL QUADRO NORMATIVO CHE SI E' DELINEATO MEDIANTE I CITATI ATTI NORMATIVI E SULLA RILEVANZA DELLE COMPETENZE CHE NE DISCENDONO PER I COMMISSARI DEL GOVERNO, CHIAMATI AD UN RUOLO SEMPRE PIU' ATTIVO NELL'ESERCIZIO DELLE FUNZIONI DI SOVRAINTENDENZA E DI COORDINAMENTO. A TAL FINE E' PARSO OPPORTUNO, CON LA PRESENTE CIRCOLARE, SOTTOLINEARE GLI ASPETTI PIU' SIGNIFICATIVI DEI COMPITI ATTRIBUITI AI COMMISSARI DEL GOVERNO ED INDIVIDUARE ALCUNE MODALITA' ORGANIZZATIVE E PROCEDIMENTALI, COMUNQUE RICAVABILI DALLA NORMATIVA VIGENTE, ATTRAVERSO CUI ESSI POSSONO ESSERE EFFICACEMENTE ADEMPIUTI.
PARIMENTI E' PARSO OPPORTUNO PUNTUALIZZARE, NATURALMENTE IN STRETTA ESECUZIONE DELLA COSTITUZIONE E DELLA LEGGE, LE MODALITA' ATTRAVERSO CUI IL COMMISSARIO DOVRA' ESERCITARE LE SUE COMPETENZE NELL'AMBITO DEL PROCEDIMENTO DI CUI ALL'ART. 127 DELLA COSTITUZIONE, IN GUISA TALE DA AGEVOLARE L'ATTIVITA' DI CONTROLLO DEL GOVERNO, MIGLIORANDONE LA FUNZIONALITA'.
1. FUNZIONE DI SOPRINTENDENZA SULLE ATTIVITA' DEGLI UFFICI STATALI DECENTRATI E RELATIVE MODALITA' DI ESPLETAMENTO.
1.1. IL COMMISSARIO DEL GOVERNO SOVRAINTENDE ALLE FUNZIONI ED ALLE ATTIVITA' AMMINISTRATIVE DECENTRATE DALLO STATO A LIVELLO REGIONALE E PROVINCIALE. ATTRAVERSO LA SOVRAINTENDENZA IL COMMISSARIO DEL GOVERNO PROMUOVE L'ATTUAZIONE UNITARIA DELL'INDIRIZZO AMMINISTRATIVO DEL GOVERNO, A LIVELLO DI AMMINISTRAZIONI STATALI DECENTRATE, IN MODO DA REALIZZARE L'ADEGUATEZZA DELL'AZIONE AMMINISTRATIVA ED IL COORDINAMENTO DELLE FUNZIONI E ATTIVITA' SVOLTE DALLE AMMINISTRAZIONI SUDDETTE CON LE FUNZIONI AMMINISTRATIVE REGIONALI.
LA SOVRAINTENDENZA DEL COMMISSARIO DEL GOVERNO PUO' ESPLICARSI ATTRAVERSO:
A) LA PROMOZIONE DI CONFERENZE TRA I RAPPRESENTANTI DEGLI UFFICI DECENTRATI;
B) LA PROMOZIONE DI PROGRAMMI COMUNI DI AZIONE;
C) LA PROMOZIONE DELLA CIRCOLAZIONE DELLE INFORMAZIONI TRA DIVERSE AMMINISTRAZIONI STATALI;
D) LA VERIFICA E LA PROMOZIONE DELL'ECONOMICITA' E DELL'EFFICACIA DELL'ATTIVITA' AMMINISTRATIVA DECENTRATA;
E) LE REDAZIONI DI RELAZIONI, PARERI E PROPOSTE AL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO RIGUARDANTI IL GRADO DI ATTUAZIONE DELL'INDIRIZZO AMMINISTRATIVO DEL GOVERNO, IL COORDINAMENTO DELLE FUNZIONI AMMINISTRATIVE DECENTRATE CON QUELLE DELLE REGIONI, LE EVENTUALI DISFUNZIONI DELL'AMMINISTRAZIONE STATALE PERIFERICA ED I POSSIBILI RIMEDI.
1.2. IL COMMISSARIO DEL GOVERNO CONVOCA APPOSITE CONFERENZE TRA I RAPPRESENTANTI DEGLI UFFICI DELLE AMMINISTRAZIONI STATALI, ANCHE AD ORDINAMENTO AUAUTONOMO, DECENTRATI A LIVELLO REGIONALE O PROVINCIALE.
LE CONFERENZE POSSONO ESSERE CONVOCATE ANCHE SU RICHIESTA DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI, DI SINGOLI MINISTRI O DEI TITOLARI DEGLI UFFICI STATALI PERIFERICI, ALLORCHE' SIA OPPORTUNA LA TRATTAZIONE CONGIUNTA E INTEGRATA DI UNA QUESTIONE O COMUNQUE APPAIA UTILE AL CONSEGUIMENTO DELLE FINALITA' DI CUI AL PUNTO 1.1. LA CONFERENZA E' PRESIEDUTA DAL COMMISSARIO DEL GOVERNO. IN SEDE DI CONFERENZA POSSONO ESSERE CONCLUSI, AI SENSI DELL'ART. 15 DELLA LEGGE 7 AGOSTO 1990, N. 241, ACCORDI PER DISCIPLINARE LO SVOLGIMENTO IN COLLABORAZIONE DI ATTIVITA' DI INTERESSE COMUNE. IN TAL CASO IL COMMISSARIO DEL GOVERNO NE VERIFICA LA PUNTUALE ATTUAZIONE E ADOTTA, OVE OCCORRA, GLI ATTI DIRETTI A PROMUOVERNE L'ATTUAZIONE. IL COMMISSARIO DEL GOVERNO, ANCHE SU SEGNALAZIONE DI ALTRI UFFICI DECENTRATI DELL'AMMINISTRAZIONE, ALLORCHE' SIA OPPORTUNO EFFETTUARE UN ESAME CONTESTUALE DEI VARI INTERESSI COINVOLTI IN UN PROCEDIMENTO, PUO' PROPORRE ALL'AMMINISTRAZIONE PROCEDENTE DI INDIRE UNA CONFERENZA DI SERVIZI, AI SENSI DELL'ART. 14 DELLA LEGGE 7 AGOSTO 1990, N. 241.
QUALORA, NELL'AMBITO DELLE CONFERENZE DI CUI AI PRECEDENTI COMMI, NON SIA RAGGIUNTO L'ACCORDO, IL COMMISSARIO DEL GOVERNO INFORMA TEMPESTIVAMENTE I COMPETENTI ORGANI CENTRALI DELLE AMMINISTRAZIONI INTERESSATE CIRCA LE QUESTIONI ESAMINATE E NON RISOLTE NELLA CONFERENZA, AI FINI DELL'ADOZIONE DEI PROVVEDIMENTI DI LORO SPECIFICA COMPETENZA.
1.3. ALLORCHE' L'ATTUAZIONE DEI FINI DI CUI AL PUNTO 1.1, RICHIEDA L'AZIONE CONGIUNTA E COORDINATA DI PIU' UFFICI DECENTRATI DELLO STATO ED EVENTUALMENTE DI ALTRE AMMINISTRAZIONI, ANCHE DI AMMINISTRAZIONI AUTONOME E DI ENTI PUBBLICI STRUMENTALI, IL COMMISSARIO DEL GOVERNO PUO' PROMUOVERE, EVENTUALMENTE ATTRAVERSO LA COSTITUZIONE DI APPOSITI GRUPPI DI LAVORO, L'ELABORAZIONE DI PROGRAMMI COMUNI DI AZIONE. LE AMMINISTRAZIONI INTERESSATE, NELL'AMBITO DELLE RISPETTIVE COMPETENZE, ORIENTERANNO LA LORO AZIONE AL RAGGIUNGIMENTO DEI RISULTATI INDICATI NEL PROGRAMMA. IL PROGRAMMA COMUNE E' IMMEDIATAMENTE COMUNICATO AL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI CHE POTRA' APPORVI MODIFICHE O INTEGRAZIONI. IN OGNI MOMENTO IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI, IN ATTUAZIONE DELL'INDIRIZZO DETERMINATO DAL CONSIGLIO DEI MINISTRI, POTRA' CHIEDERE AGLI ORGANI COMPETENTI LA SOSPENSIONE O L'INTERRUZIONE DELLE ATTIVITA' PROGRAMMATE.
1.4. LE AMMINISTRAZIONI STATALI, SIA CENTRALI CHE PERIFERICHE, INFORMANO TEMPESTIVAMENTE IL COMMISSARIO DEL GOVERNO DI OGNI INIZIATIVA, A LIVELLO CENTRALE O LOCALE, CHE IMPLICHI RAPPORTI TRA PIU' UFFICI DECENTRATI O CON L'AMMINISTRAZIONE REGIONALE. IN PARTICOLARE OCCORRE INFORMARE IL COMMISSARIO DEL GOVERNO DELLE CIRCOLARI, DELLE ISTRUZIONI IMPARTITE AGLI UFFICI PERIFERICI AVENTI SEDE NELLA REGIONE, DEI PROVVEDIMENTI DI RILIEVO, DELLO SVOLGERSI DI INTESE E CONTATTI, SIA PURE INFORMALI, TRA ORGANI STATALI ED ORGANI REGIONALI. DI REGOLA, LA DOCUMENTAZIONE SOPRAINDICATA E' TRASMESSA, AL PIU' TARDI, ENTRO DIECI GIORNI DAL COMPIMENTO DELL'ATTO. IL GOVERNO ED I MINISTERI TENGONO INFORMATO IL COMMISSARIO DEL GOVERNO DEGLI ATTI E DELLE ATTIVITA' DI LORO COMPETENZA CHE RIGUARDANO GLI UFFICI DECENTRATI A LIVELLO REGIONALE O PROVINCIALE. LA COMUNICAZIONE DELLE RIUNIONI DELLA CONFERENZA PERMANENTE FRA LO STATO, LE REGIONI E LE PROVINCE AUTONOME DI TRENTO E DI BOLZANO E' ESTESA AI COMMISSARI DEL GOVERNO OGNI QUAL VOLTA PER GLI ARGOMENTI POSTI ALL'ORDINE DEL GIORNO SE NE RAVVISI L'OPPORTUNITA'.
IL COMMISSARIO DEL GOVERNO PUO' CHIEDERE NOTIZIE RELATIVE AGLI ATTI ED ALLE ATTIVITA' DI CUI AI PRECEDENTI COMMI, ALLA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI - DIPARTIMENTO PER GLI AFFARI REGIONALI.
IL COMMISSARIO DEL GOVERNO PUO' RICHIEDERE COPIA DI ATTI E PROVVEDIMENTI DI COMPETENZA DEGLI UFFICI STATALI DI AMBITO REGIONALE O PROVINCIALE, OVVERO INFORMAZIONI CHE SIANO IN POSSESSO DI QUESTI ULTIMI E NON SIANO COPERTI DA UNA DELLE SPECIE DI SEGRETO PREVISTE DALL'ORDINAMENTO, ALLORCHE' SIANO INERENTI AD UN'ATTIVITA' CHE ISTITUZIONALMENTE OD OCCASIONALMENTE INTERFERISCA O SIA CONNESSA CON QUELLA PROPRIA DELL'AMMINISTRAZIONE REGIONALE, OVVERO QUANDO LA LORO CONOSCENZA SIA FUNZIONALE ALL'ASSOLVIMENTO DEI COMPITI DEL COMMISSARIO. DI REGOLA, LE COPIE DEGLI ATTI E LE INFORMAZIONI RICHIESTE SONO TRASMESSE, AL PIU' TARDI, ENTRO DIECI GIORNI DAL RICEVIMENTO DELLA RICHIESTA DA PARTE DEL COMMISSARIO DEL GOVERNO.
I RESPONSABILI DI TUTTI GLI UFFICI DELLO STATO DECENTRATI A LIVELLO REGIONALE E PROVINCIALE SONO TENUTI AD INVIARE AL COMMISSARIO DEL GOVERNO PERIODIPERIODICHE RELAZIONI SULLO STATO E SULL'ANDAMENTO DELLE RISPETTIVE AMMINISTRAZIONI.
1.5. IL COMMISSARIO DEL GOVERNO, MEDIANTE LE INFORMAZIONI ACQUISITE AI SENSI DEI PUNTI PRECEDENTI, ATTRAVERSO LA PERIODICA CONVOCAZIONE DI INCONTRI CON I RAPPRESENTANTI DEGLI UFFICI STATALI DECENTRATI ED ATTRAVERSO L'ESAME DEL CONTENZIOSO AMMINISTRATIVO NELL'AMBITO DELLA REGIONE, NEL RISPETTO DELLE COMPETENZE ATTRIBUITE DALLA NORMATIVA VIGENTE AD ALTRI ORGANI, CONCORRE A VERIFICARE L'ECONOMICITA' E L'EFFICACIA DELL'ATTIVITA' DELLE AMMINISTRAZIONI STATALI PERIFERICHE E PROPONE AGLI ORGANI COMPETENTI GLI OPPORTUNI INTERVENTI. IL COMMISSARIO DEL GOVERNO, DI REGOLA, COMUNICA LE PROPRIE OSSERVAZIONI O L'ESITO DELLA VERIFICA AI SERVIZI DI CONTROLLO INTERNO ED AI NUCLEI DI VALUTAZIONE DI CUI ALL'ART. 20 DEL DECRETO LEGISLATIVO N. 29 DEL 1993, E SUCCESSIVE MODIFICHE E INTEGRAZIONI.
1.6. IL COMMISSARIO DEL GOVERNO INFORMA, CON LE MODALITA' DI CUI AL PUNTO 4 DELLA PRESENTE CIRCOLARE, IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI ED IL MINISTRO PER GLI AFFARI REGIONALI DELL'ATTIVITA' COMPIUTA AI SENSI DEL PRECEDENTE COMMA E DEI RISULTATI CHE SIANO STATI CONSEGUITI.
1.7. LE ATTIVITA' SOPRA INDICATE SONO SVOLTE SENZA INTERFERIRE NEI RAPPORTI GERARCHICI TRA UFFICI CENTRALI E PERIFERICI DELLO STATO E NEL RISPETTO DELLE COMPETENZE E DELLE RESPONSABILITA' DEI DIRIGENTI, STABILITE DAL DECRETO LEGISLATIVO N. 29 DEL 1993, E SUCCESSIVE MODIFICHE ED INTEGRAZIONI. LA FUNZIONE DI SOVRINTENDENZA E' ESCLUSA CON RIGUARDO ALL'ATTIVITA' DEGLI ORGANI GIURISDIZIONALI O EQUIPARATI, DEGLI ORGANI DI POLIZIA E MILITARI, ANCHE QUANDO DEVONO ESERCITARE FUNZIONI AMMINISTRATIVE.
1.8. ALLORCHE' LA FUNZIONE DI SOVRINTENDENZA RIGUARDI L'ATTIVITA' DI UFFICI DECENTRATI A LIVELLO PROVINCIALE E COINVOLGA, ANCHE INDIRETTAMENTE, FUNZIONI ATTRIBUITE DALLA LEGGE AL PREFETTO NELLA RISPETTIVA PROVINCIA, ESSA SI ESPLICA CON LA COLLABORAZIONE DEL PREFETTO MEDESIMO.
LL COMMISSARIO DEL GOVERNO ED I PREFETTI AVENTI SEDE NELLA MEDESIMA REGIONE SONO TENUTI, AI SENSI DELL'ART. 13 DELLA LEGGE 23 AGOSTO 1988, N. 400, A FORNIRSI RECIPROCAMENTE TUTTE LE INFORMAZIONI CHE APPAIONO UTILI AL FINE DELL'ESERCIZIO DELLE RISPETTIVE ATTRIBUZIONI, COSI COME PREVISTE DALLA COSTITUZIONE, DALLA LEGGE E DALLA PRESENTE CIRCOLARE. A TAL FINE AL COMMISSARIO DEL GOVERNO E' TEMPESTIVAMENTE COMUNICATO L'ORDINE DEL GIORNO DELLA RIUNIONE DEL COMITATO METROPOLITANO PROVINCIALE DELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE ED I SUCCESSIVI VERBALI. OVE GLI ARGOMENTI TRATTATI INTERESSANO L'ENTE REGIONE, IL COMMISSARIO DEL GOVERNO PUO' CONVOCARE APPOSITA CONFERENZA, OVVERO IDONEO GRUPPO DI LAVORO, AI SENSI DI QUANTO DISPOSTO AI PUNTI SUB 1.2 ED 1.3.
1.9. SI RICHIAMA L'ATTENZIONE SU QUANTO PREVISTO DAI PUNTI 2.6 E 2.7 DELLA DIRETTIVA DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 11 OTTOBRE 1993, PUBBLICATA NELLA GAZZETTA UFFICIALE N. 298 DEL 21 DICEMBRE 1993.
2. PROCEDIMENTO DI CONTROLLO SULLE LEGGI REGIONALI.
2.1. AL FINE DI ASSICURARE LA MIGLIORE QUALITA' DELL'ATTIVITA' DI CONTROLLO SULLE LEGGI REGIONALI ED IL RISPETTO DEI TEMPI PROCEDIMENTALI COSTITUZIONALMENTE STABILITI, IL COMMISSARIO DEL GOVERNO:
A) CURA LA TRASMISSIONE DEL TESTO LEGISLATIVO DELIBERATO DAL CONSIGLIO REGIONALE AL DIPARTIMENTO PER GLI AFFARI REGIONALI DELLA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI, ENTRO SETTE GIORNI DAL RICEVIMENTO DEL TESTO MEDESIMO;
B) UNITAMENTE AL TESTO DELIBERATO DAL CONSIGLIO REGIONALE, TRASMETTE UNA SCHEDA ILLUSTRATIVA CHE ESPONE BREVEMENTE I CONTENUTI DELLA LEGGE REGIONALE, IL SUO RAPPORTO CON L'ORDINAMENTO REGIONALE, LE INNOVAZIONI INTRODOTTE RISPETTO ALLA LEGISLAZIONE STATALE, E CHE CONTIENE ALTRESI' LE OSSERVAZIONI DEL COMMISSARIO DEL GOVERNO CIRCA I PROFILI DI LEGITTIMITA' COSTITUZIONALE;
C) COMUNICA IL RINVIO DELLA LEGGE REGIONALE DELIBERATO DAL GOVERNO, AL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO REGIONALE ED AL PRESIDENTE DELLA GIUNTA, RIPORTANDO NELLA COMUNICAZIONE IL TESTO DEL PROVVEDIMENTO GOVERNATIVO DI RINVIO;
D) LA COMUNICAZIONE E' EFFETTUATA PREFERIBILMENTE A MEZZO RACCOMANDATA A MANO O A MEZZO TELEFAX O CON ALTRO MEZZO CHE, COMUNQUE, ASSICURI LA COMPLETEZZA DELLA TRASMISSIONE, CON PARTICOLARE RIGUARDO AI MOTIVI DEL RINVIO.
2.2. PER LE FINALITA' DI CUI AL PUNTO 1.1 ED AL FINE DI FAVORIRE IL COORDINAMENTO TRA STATO E REGIONE, IL COMMISSARIO DEL GOVERNO CURA LA COSTANTE ACQUISIZIONE DELLA DOCUMENTAZIONE LEGISLATIVA REGIONALE, CON PARTICOLARE RIFERIMENTO ALLE INIZIATIVE LEGISLATIVE PRESENTATE AL CONSIGLIO REGIONALE ED AI LAVORI PREPARATORI DELLE LEGGI IN CORSO DI FORMAZIONE. OVE POSSIBILE PROVVEDE ALLA FORMAZIONE DI UN ARCHIVIO DELLA DOCUMENTAZIONE LEGISLATIVA REGIONALE. DI REGOLA, IL COMMISSARIO DEL GOVERNO ESAMINA LA LEGISLAZIONE REGIONALE NEL CORSO DELLA SUA FORMAZIONE, ONDE ASSICURARE CHE GLI ADEMPIMENTI DI CUI AL PUNTO 2.1, LETTERA B), SIANO EFFETTUATI CON LA MASSIMA RAPIDITA'.
3. COOPERAZIONE TRA ORGANI STATALI E REGIONALI; COORDINAMENTO TRA FUNZIONI AMMINISTRATIVE STATALI E REGIONALI.
3.1. IL COMMISSARIO DEL GOVERNO PROMUOVE, NELL'AMBITO DI CIASCUNA REGIONE ED IN ARMONIA CON L'INDIRIZZO POLITICO ED AMMINISTRATIVO DEL GOVERNO E LE DETERMINAZIONI DELLA CONFERENZA STATO-REGIONI-PROVINCE AUTONOME, LA "LEALE COLLABORAZIONE" TRA GLI UFFICI DELLO STATO E QUELLI DELLA REGIONE, NELL'AMBITO DELLE FUNZIONI AMMINISTRATIVE DI RISPETTIVA COMPETENZA.
3.2. A TAL FINE IL COMMISSARIO DEL GOVERNO SEGUE L'ATTIVITA' ISTITUZIONALE DEGLI ORGANI REGIONALI, CON PARTICOLARE RIGUARDO AI LAVORI PUBBLICI, ALLE FUNZIONI DI PROMOZIONE DELLE ATTIVITA' ECONOMICHE, ALLA VIABILITA' ED AI TRASPORTI, ALLA TUTELA DELL'AMBIENTE E DEI BENI CULTURALI, ALLA ASSISTENZA SANITARIA ED OSPEDALIERA. QUALORA SUSSISTANO LE CONDIZIONI PER L'ESERCIZIO DEI POTERI SOSTITUITIVI DEL GOVERNO IN MATERIA RIENTRANTE TRA LE ATTRIBUZIONI REGIONALI, IL COMMISSARIO DEL GOVERNO LE SEGNALA AL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI ED AL MINISTRO INTERESSATO. IL COMMISSARIO DEL GOVERNO CURA L'ESECUZIONE DELLE DELIBERAZIONI PRESE DAL CONSIGLIO DEI MINISTRI E DEGLI ATTI EMANATI DA UN MINISTRO IN SOSTITUZIONE DI ORGANI DELLA REGIONE RIMASTI INATTIVI.
IL COMMISSARIO DEL GOVERNO PUO' PROPORRE AL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI ED AL MINISTRO PER GLI AFFARI REGIONALI, INIZIATIVE IN ORDINE AI RAPPORTI TRA STATO E REGIONE, NONCHE' IN ORDINE ALL'ESERCIZIO DELLA FUNZIONE STATALE DI INDIRIZZO E DI COORDINAMENTO ED ALL'ADOZIONE DI DIRETTIVE RELATIVE ALLE FUNZIONI STATALI DELEGATE ALLA REGIONE.
3.3. OGNI COMUNICAZIONE DEL GOVERNO ALLA REGIONE E' EFFETTUATA TRAMITE IL COMMISSARIO DEL GOVERNO, CON ESCLUSIONE DELLE NOTIFICAZIONI O COMUNICAZIONI DI ATTI RELATIVI A PROCEDIMENTI CONTENZIOSI AMMINISTRATIVI E GIURISDIZIONALI ATTRIBUITE DALLA LEGGE AD ALTRI ORGANI, IVI COMPRESI I PROCEDIMENTI DAVANTI ALLA CORTE COSTITUZIONALE. ANALOGAMENTE, LE COMUNICAZIONI DELLA REGIONE AL GOVERNO SONO EFFETTUATE, DI NORMA, TRAMITE IL COMMISSARIO DEL GOVERNO.
3.4. IL COMMISSARIO DEL GOVERNO FORNISCE AL PRESIDENTE DELLA GIUNTA ED AL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO REGIONALE, LE INFORMAZIONI RICHIESTE IN MERITO AGLI INDIRIZZI LEGISLATIVI DEL GOVERNO. A TAL FINE PUO' RICHIEDERE ALLA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI, DIPARTIMENTO PER GLI AFFARI REGIONALI, LE INFORMAZIONI CHE SI RENDESSERO NECESSARIE. SALVO PARTICOLARI MOTIVI CHE OSTINO AL SOLLECITO ADEMPIMENTO, LE INFORMAZIONI RICHIESTE SONO TRASMESSE, AL PIU' TARDI, ENTRO SETTE GIORNI DAL RICEVIMENTO DELLA RICHIESTA.
3.5. AI FINI INDICATI DALL'ART. 13, COMMA 1, LETTERA B) DELLA LEGGE 23 AGOSTO 1988, N. 400, IL COMMISSARIO DEL GOVERNO PROMUOVE, DI NORMA CON CADENZA SEMESTRALE, RIUNIONI DI COORDINAMENTO TRA I RAPPRESENTANTI REGIONALI ED I FUNZIONARI RESPONSABILI DI UFFICI DECENTRATI DELLO STATO A LIVELLO REGIONALE, SIA SU SPECIFICI ARGOMENTI, SIA SUI PROFILI PIU' GENERALI DEI RAPPORTI TRA AMMINISTRAZIONI STATALI E LA SINGOLA REGIONE. LE RIUNIONI SONO CONVOCATE DAL PRESIDENTE DELLA GIUNTA REGIONALE, ANCHE DI PROPRIA ESCLUSIVA INZIATIVA, E AD ESSE PARTECIPA IL COMMISSARIO DEL GOVERNO. ALLE RIUNIONI DI COORDINAMENTO POSSONO ESSERE INVITATI A PARTECIPARE, QUALORA LE QUESTIONI DA TRATTARE ABBIANO SPECIFICA ATTINENZA CON LE LORO ATTRIBUZIONI:
A) PREFETTI DELLE PROVINCE DELLA REGIONE O LORO RAPPRESENTANTI, ALLORCHE' SI DISCUTA DELL'ATTIVITA' DEI COMITATI PROVINCIALI DELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE;
B) RAPPRESENTANTI DEGLI ENTI LOCALI DELLA REGIONE, ANCHE A SEGUITO DI ESPRESSA RICHIESTA DEI MEDESIMI;
C) RAPPRESENTANTI DEGLI UFFICI PROVINCIALI DELLO STATO;
D) RAPPRESENTANTI DELLE AMMINISTRAZIONI CENTRALI DELLO STATO;
E) RAPPRESENTANTI DI ALTRI ORGANISMI PUBBLICI.
IL PRESIDENTE DELLA GIUNTA REGIONALE, D'INTESA ED EVENTUALMENTE SU PROPOSTA DEL COMMISSARIO DEL GOVERNO, AL MOMENTO DELLA CONVOCAZIONE VALUTERA' QUALE DELLE SUDDETTE AMMINISTRAZIONI INVITARE.
3.6. IL COMMISSARIO DEL GOVERNO, CURA LA CONSERVAZIONE DEI DATI E DELLE INFORMAZIONI RACCOLTE NELL'ESERCIZIO DELLE PREDETTE ATTIVITA', E LA LORO ORGANIZZAZIONE IN MODO TALE DA CONSENTIRNE, ALL'OCCORRENZA, L'UTILIZZAZIONE RAPIDA ED INTEGRATA, PREDISPONENDO APPOSITI ARCHIVI, POSSIBILMENTE CON SUPPORTO INFORMATICO.
3.7. PER L'ESPLETAMENTO DELLE FUNZIONI DELLE ATTIVITA' DEI COMMISSARI DEL GOVERNO AI COMPONENTI DELLA COMMISSIONE STATALE DI CONTROLLO IN SERVIZIO PRESSO LA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI, OVVERO APPARTENENTI ALLE AMMINISTRAZIONI DELL'INTERNO E DELLA RAGIONERIA GENERALE DELLO STATO, POSSONO ESSERE ATTRIBUITI COMPITI DI COLLABORAZIONE PRESSO GLI UFFICI DEL COMMISSARIATO DEL GOVERNO OVE HA SEDE LA COMMISSIONE STATALE DI CONTROLLO. L'ASSEGNAZIONE DEGLI INDICATI COMPITI DI COLLABORAZIONE DOVRA' AVVENIRE SU PROPOSTA DELL'AMMINISTRAZIONE DI APPARTENENZA E PREVIO ASSENSO DEL MINISTRO PER GLI AFFARI REGIONALI. IN ATTUAZIONE DELLE VIGENTI DISPOSIZIONI LA FUNZIONE DI VICE COMMISSARIO DEL GOVERNO E' ATTRIBUITA DAL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI.
3.8. IL COMMISSARIO DEL GOVERNO, NELL'INVIARE MENSILMENTE AL COMITATO TECNICO DI CUI AL DECRETO LEGISLATIVO 13 FEBBRAIO 1993, N. 40, LE DECISIONI DELLE COMMISSIONI STATALI DI CONTROLLO PROVVEDE A SINTETIZZARLE EVIDENZIANDONE I PROFILI DI LEGITTIMITA' RITENUTI PIU' INTERESSANTI.
4. RELAZIONI DEL COMMISSARIO DEL GOVERNO E RIUNIONI DI COORDINAMENTO.
4.1. IL COMMISSARIO DEL GOVERNO OGNI QUATTRO MESI INVIA AL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI ED AL MINISTRO PER GLI AFFARI REGIONALI UNA RELAZIONE IN CUI VIENE ESPOSTA, CON PUNTUALITA', L'ATTIVITA' SVOLTA, NEI DIVERSI SETTORI DI SUA COMPETENZA, I RISULTATI CONSEGUITI ED I PROBLEMI INSORTI.
4.2. IL MINISTRO PER GLI AFFARI REGIONALI, CONVOCA PERIODICAMENTE, ALMENO DUE VOLTE ALL'ANNO, RIUNIONI DI TUTTI I COMMISSARI DI GOVERNO, PER OTTENERE ELEMENTI UTILI AI FINI DEL COORDINAMENTO TRA AMMINISTRAZIONI STATALI E REGIONALI E PER MIGLIORARE L'EFFICACIA E L'ECONOMICITA' DELL'ATTIVITA' DEGLI UFFICI STATALI DECENTRATI.
5. ATTRIBUZIONI RELATIVE AL PROCEDIMENTO ELETTORALE REGIONALE.
5.1. LA DISCIPLINA IN MATERIA DI ELEZIONE DEI CONSIGLI DELLE REGIONI A STATUTO ORDINARIO PREVEDE CHE LA PROCLAMAZIONE DEGLI ELETTI COL SISTEMA PROPORZIONALE AVVENGA DA PARTE DEI SINGOLI UFFICI CIRCOSCRIZIONALI, MENTRE LA PROCLAMAZIONE DEGLI ELETTI CON IL SISTEMA MAGGIORITARIO E' AFFIDATA ALL'UFFICIO CENTRALE REGIONALE. AL FINE DI CONSENTIRE SULL'INTERO TERRITORIO REGIONALE LA CONOSCENZA AL PUBBLICO DEI CANDIDATI PROCLAMATI ELETTI NEL CONSIGLIO REGIONALE IL COMMISSARIO DEL GOVERNO PROVVEDE ALLA PUBBLICAZIONE DEGLI ELENCHI DEGLI ELETTI MEDIANTE APPOSITO MANIFESTO.
5.2. I COMPETENTI UFFICI ELETTORALI SONO TENUTI A COMUNICARE AL COMMISSARIO DEL GOVERNO I RISULTATI DELLE ELEZIONI REGIONALI, NONCHE' A FORNIRE L'ELENCO DEI CANDIDATI PROCLAMATI ELETTI.
5.3. LE AMMINISTRAZIONI COMPETENTI SONO TENUTE, ALL'OCCORRENZA, A PREDISPORRE IDONEE CIRCOLARI RECANTI LE ISTRUZIONI NECESSARIE PER LA CORRETTA ESECUZIONE DI QUANTO PREVISTO NEI PUNTI 5.1 E 5.2.
6. DISPOSIZIONI FINALI.
6.1. PER QUANTO CONCERNE LE FUNZIONI STATALI DELEGATE E L'ACQUISIZIONE DI INFORMAZIONI E DI DATI, SI RICHIAMA L'ATTENZIONE SU QUANTO PREVISTO DAI PUNTI 4 E 5 DELLA DIRETTIVA DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO 11 OTTOBRE 1993, PUBBLICATA NELLA GAZZETTA UFFICIALE N. 298 DEL 21 DICEMBRE 1993. IN PARTICOLARE, LE REGIONI INVIANO AL COMMISSARIO DEL GOVERNO MENSILMENTE TUTTE LE DELIBERAZIONI ADOTTATE NELL'ESERCIZIO DELLE FUNZIONI AMMINISTRATIVE STATALI DELEGATE, CORREDATE DA UN ELENCO CHE CONTENGA L'INDICAZIONE DELLE DELIBERE SOTTOPOSTE AL CONTROLLO DI LEGITTIMITA' AI SENSI DEL DECRETO LEGISLATIVO 13 FEBBRAIO 1993, N. 40, COSI' COME MODIFICATO DAL DECRETO LEGISLATIVO 10 NOVEMBRE 1993, N. 479. IL COMMISSARIO DEL GOVERNO INVIA AL DIPARTIMENTO DEGLI AFFARI REGIONALI QUELLE DELIBERE PER LE QUALI VALUTERA' OPPORTUNO INFORMARE IL GOVERNO, ANCHE AI FINI DELLA TUTELA DELLE SUE ATTRIBUZIONI COSTITUZIONALMENTE GARANTITE. SI RICHIAMA ALTRESI' L'OSSERVANZA DELLE PROPOSIZIONI FINALI DELLA DIRETTIVA CITATA.
6.2. L'ATTUAZIONE PUNTUALE DELLA PRESENTE CIRCOLARE DA PARTE DEI SUOI DESTINATARI ED IL COERENTE SVOLGIMENTO DELLE ATTIVITA' DA ESSA PREVISTE COSTITUISCONO PARAMETRI PER LA VALUTAZIONE DELLA RESPONSABILITA' DIRIGENZIALE, AI SENSI DELL'ART. 20, COMMA 9 DEL DECRETO LEGISLATIVO N. 29 DEL 1993 E SUCCESSIVE MODIFICHE ED INTEGRAZIONI.
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