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Testo
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Si fa seguito alle circolari n. 257601 e n. 259866, rispettivamente del 9 luglio e dell'8 novembre 1985, concernenti l'argomento in oggetto indicato.
Ad integrazione di quanto precedentemente puntualizzato nell'ambito della vigilanza amministrativa sulle costruzioni di navi aventi caratteristiche per le quali e' richiesta l'attivita' degli ingegneri navali, appare opportuno porre in risalto l'esigenza che, nell'ipotesi in cui i lavori di riparazione e trasformazione delle navi di cui trattasi richiedano l'elaborazione di progetti, questi siano rimessi alle Capitanerie di Porto nella cui giurisdizione hanno sede i Cantieri presso cui vengono eseguiti i relativi lavori, ai fini dell'accertamento che tali atti siano stati debitamente firmati da Ingegneri iscritti nel Registro ex articolo 275 del Regolamento per l'esecuzione del codice della navigazione.
Ad ulteriore precisazione delle Circolari in esordio richiamate, si fa presente che, ove i Cantieri si avvalgano di ingegneri che esercitano la professione autonomamente, oltre alla relativa firma, dovra' essere apposto il timbro di appartenenza all'ordine di categoria.
Sembra opportuno porre in evidenza che le predette disposizioni sono conformi alla nota di questo Ministero - Direzione Generale del Lavoro Marittimo e Portuale - n. 4130294 del 26 marzo 1987, estesa a tutte le Capitanerie di Porto e a tutti gli Uffici Circondariali Marittimi con lettera dell'Ispettorato Generale delle Capitanerie di Porto n. 85/018709 del 14 maggio 1987.
Al fine della puntuale osservanza di quanto disposto nella presente Circolare, le Capitanerie di Porto e le Associazioni di categoria in indirizzo sono pregate di informare opportunamente i cantieri interessati.
Alla RINAVI (Ass. Nazionale Riparatori Navali) si rimette, per opportuna conoscenza, copia delle Circolari cui la presente fa seguito.
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