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Testo
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Come noto questo Consiglio, in occasione dell'emanazione del D.M. 9.9.1994, nø 616 recante "regolamento sulle modalità di iscrizione e di tenuta dell'elenco dei periti dei fondi comuni di investimento immobiliare di tipo chiuso" contestò decisamente l'introduzione dei requisiti di accesso all'elenco, quali l'iscrizione alla Cassa e il possesso di partita IVA, ulteriori rispetto a quelli indicati dalla legge istitutiva dei fondi (25.1.1994) nø 86 ed irragionevolmente penalizzanti in quanto tesi ad escludere una consistente quota di professionisti (cfr. circolare 178/XIV Sess. del 20.12.1994).
Sulla vicenda si è poi provveduto ad impugnare il provvedimento amministrativo innanzi al TAR Lazio Sez. I Ter; con Ordinanza del 16 febbraio 1995 nø 383 il giudice amministrativo, in accoglimento delle richieste, ha disposto la sospensione dell'impugnato decreto nelle parti in cui si richiedono la continuità del periodo quinquennale di iscrizione all'Albo professionale, l'esercizio effettivo della libera professione in forma autonoma, l'attribuzione del numero di partita IVA e l'iscrizione alla relativa Cassa di Previdenza (cfr. allegato).
Ciò comporta che coloro i quali non abbiano presentato domanda di iscrizione nell'elenco dei periti perchè sprovvisti dei requisiti sopra citati, possono utilmente proporre istanza per l'iscrizione. Nella domanda andrà ovviamente specificato che la presentazione, pur avvenendo dopo la scadenza del termine del 6.1.1995 è comunque tempestiva in quanto viene effettuata a seguito dell'Ordinanza emessa dal TAR Lazio Sez. I Ter nø 3 che ha reso possibile l'accesso all'elenco anche a chi non esercita la libera professione in forma autonoma.
Si raccomanda l'urgenza della trasmissione agli iscritti di tale importante novità onde consentire loro la presentazione delle domande entro il termine semestrale previsto per la formazione dell'elenco e cioè il 6 Luglio 1995.
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