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Per opportuna informazione, si trasmette in allegato copia dei seguenti messaggi qui pervenuti in occasione della Manifestazione nazionale indetta a sostegno della legge quadro sui lavori pubblici, in difesa della professione degli ingegneri.
- Nota del Presidente del Consiglio dei Ministri in data 18 Ottobre 1997;
- Fax in data 22 Ottobre 1997 del Sottosegretario di Stato al Ministero di Grazia e Giustizia, Prof. Antonino Mirone.
Come si evince del loro contenuto, i due interventi non hanno soltanto carattere formale, bensì entrano nel merito di quanto dal CNI segnalato sulla base dei risultati del Congresso nazionale e che sono stati riaffermati nel corso della Manifestazione del 22 ottobre scorso.
Così, infatti, il Presidente del Consiglio non solo "attribuisce fondamentale importanza al definitivo decollo della normativa in materia di appalti di opere pubbliche" assicurando il "massimo impegno" affinché la disciplina in questione sia approvata in tempi rapidi; ma manifesta anche l'intenzione - in adesione piena a quanto prospettato dal CNI - di "mantenere inalterato l'impianto del provvedimento prodisposto ed in specie quello della norma ... laddove è previsto un limite di corrispettivo, al di sotto del quale non è consentito alle società di ingegneria, qualificate società di capitali, di essere affidatarie di incarichi di progettazione" al fine di "tutelare le esperienze e gli interessi delle professionalità individuali... che altrimenti rischierebbero di essere di fatto eliminate dal mercato".
Ed anche il Sottosegretario alla Giustizia Prof. Mirone ha fatto presente che "non mancherà di affrontare nel contesto della legge quadro sul riordino delle libere professioni i rilevanti temi posti dall'esercizio in forma associata delle attività professionali, esercizio che con riguardo alle società di ingegneria pone specifiche questioni quali la distinzione tra società di ingegneria e società di progettazione e la problematica concernente le tariffe".
In merito a tali ed altri temi, ha affermato il Sottosegretario, si "potrà contare sulla costante, vigile attenzione" dell'Amministrazione della Giustizia.
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