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Rif. DV07624
Documento 10/06/2002 CIRCOLARE - XVI SESSIONE
Fonte CNI
Tipo Documento CIRCOLARE
Numero 206
Data 10/06/2002
Riferimento Protocollo CNI n. 6264 del 10/06/2002
Note
Allegati
Titolo RISULTANZE DEL SEMINARIO TENUTO IL 23 MAGGIO 2002 PER GLI ORDINI SUL CONTROLLO DI GESTIONI DEGLI ENTI PUBBLICI NON ECONOMICI A SEGUITO DELLE NUOVE DISPOSIZIONI NORMATIVE E REGOLAMENTARI
Testo Il giorno 23 maggio 2002, come da invito inviato con circolare 201/XVI sess. dell'8/05/2002, ha avuto luogo, secondo programma il seminario in oggetto che ha visto la partecipazione di oltre 50 Ordini provinciali, con la presenza di Tesorieri e di impiegati.
Erano inoltre presenti gli addetti al settore amministrativo contabile del Consiglio Nazionale nelle persone del Dott. F. Cola, del Rag. G. Valenti e Dott.ssa B. Lai. Questa è stata l'occasione per mostrare i risultati raggiunti nel campo contabile e del controllo di gestione anche in funzione dell'adozione da più di un anno di uno specifico software realizzato per le esigenze degli Uffici in linea con i nuovi principi contabili.

Le argomentazioni, come era individuabile dal programma sono state piuttosto ampie, soprattutto nella fase dibattimentale. Le tematiche di maggior rilievo sono state:
* la struttura del controllo di gestione per gli Ordini provinciali;
* le tecniche di redazione delle previsioni finanziarie e del bilancio di previsione;
* i principi di legalità e efficienza nella prospettiva del controllo legale dei conti;
* la visione della Ragioneria Generale dello Stato sul controllo di gestione degli enti pubblici non economici, categoria alla quale appartengono sia il Consiglio Nazionale che gli Ordini Provinciali.

I contenuti del seminario sono stati in sintesi i seguenti.

1) Il dott. Francesco Ricotta si è soffermato sull'identificazione delle opportunità offerte dalla nuova disciplina e del recepimento dei principi contabili per gli enti pubblici istituzionali illustrando alcune tecniche tese a migliorare la capacità di previsione e il controllo dei flussi finanziari e di quelli patrimoniali ed economici. Particolare risalto è stato dato agli aspetti connessi alla gestione del bilancio di previsione che, come è stato ribadito anche dalla relazione del Prof. Paoloni, dovrebbe essere formulato rispettando una correttezza:
* formale: il bilancio di previsione deve cioè essere formato prima dell'avvio dell'esercizio di competenza affinché gli atti amministrativi siano dotati della necessaria autorizzazione all'incasso per le entrate e alla spesa per le uscite;
* sostanziale: le previsioni devono essere realizzate partendo da un programma politico che adotta il Consiglio dell'Ordine, passando attraverso la quantificazione delle possibili alternative politiche in termini economici e finanziari.
Tali principi, infatti, ribadiscono nella teoria le azioni fino ad oggi intraprese sia dal Consiglio Nazionale sia dagli Ordini Provinciali in base alla loro legge istitutiva.
Maggiori elementi a riguardo sono ricavabili dalla lettura della slides della relazione del Dott. F. Ricotta.

2) Il Prof. Mauro Paoloni, ribadendo la presenza di una personalità giuridica di diritto pubblico in capo al Consiglio Nazionale e agli Ordini, si è occupato di enucleare gli strumenti di pianificazione e controllo degli stessi. In particolare è stato confermato che il contributo degli iscritti al funzionamento dell'Ordine, in quanto esigibile dagli stessi coattivamente dagli iscritti, avvalora la funzione pubblicistica dell'Ordine, affiancata a quella ben nota di pubblicità dell'Albo. Ne consegue che, anche le forme dei bilanci, sia preventivi che consuntivi, sono quelle dei rendiconti propri degli enti pubblici non economici.
La obbligatorietà del bilancio di previsione è sancita, oltre che dalle norme e circolari degli Organismi vigilanti, proprio dall'art. 27 del Regio Decreto 23 ottobre 1925 n.2537.
Particolare attenzione ha suscitato poi la discussione sul controllo interno di gestione affidabile a un Revisore Unico o a un Collegio dei Revisori. In merito è stato ribadito che, pur non sussistendo alcun obbligo in materia, la pubblicazione dei principi contabili e, prima, l'art. 13 del D. lgs 419/99, ha dato facoltà agli enti pubblici, e quindi anche agli Ordini, di adeguarsi a norme contabili civilistiche per talune specifiche materie quale, tra le altre, la previsione di un Collegio dei Revisori composto in misura almeno maggioritaria da soggetti iscritti nel registro dei revisori contabili. La funzione di un organo di controllo è esaltata e giustificata dal fatto che questo sia terzo rispetto al Consiglio e all'Assemblea degli iscritti, e possa esercitare il proprio mandato in regime di piena ed esclusiva autonomia.
Si precisa poi che la normativa contabile fino ad oggi utilizzata, sia dal CNI che dagli Ordini, faceva capo al D.P.R. 18/12/1979 N.696, (s.o GU n. 13 del 19/1/1980); norma che, per alcuni versi, viene oggi innovata e migliorata dai citati principi contabili che, a loro volta, si presentano come un condensato di quattro norme diverse che sono rintracciabili nell'allegato plico del Ministero dell'Economia e delle Finanze.

3) Il Dott. Luigi Condemi ha posto l'attenzione sul principio di legalità e sui controlli della Corte dei Conti presso gli Enti pubblici con particolare riferimento alle innovazioni apportate dalla Legge Costituzionale 3/2001. In merito è stato ribadito che gli Ordini Provinciali non appaiono a tutt'oggi essere formalmente soggetti al controllo periodico della Corte dei Conti competente per territorio. Rimane ben inteso che il potere di ispezione è sempre attivabile da parte della stessa a sua richiesta.

4) La dott.ssa Rosalba Cotroneo, in sostituzione del Dott. Carlo Conte del Ministero dell'Economia e delle Finanze, infine, è entrata nel dettaglio dei lavori che hanno condotto alla emanazione dei principi contabili prima e di quelli di revisione poi. Ha poi illustrato le criticità sperimentate dalla Ragioneria Generale dello Stato mettendo in luce i potenziali vantaggi che l'adozione di tali strumenti appare in grado di offrire. Vantaggi che possono essere utilmente sfruttati anche dagli Ordini provinciali.

In allegato si trasmette copia di tali principi già distribuiti a tutti i Partecipanti al seminario in oggetto, e si invitano gli Ordini a tenere in considerazione particolarmente le pagine da 37 in poi e i relativi allegati che si ritiene possano costituire un utile guida alla formulazione dei bilancio di previsione e e di quello consuntivo, ad integrazione del citato D.P.R. 696/79.

Questo Consiglio Nazionale, recependo anche le istanze presentate durante il seminario da alcuni Ordini, predisporrà in tempi brevi uno schema di regolamento di amministrazione e contabilità che tenga conto di tutte le valutazioni emerse e che possa rispondere alle esigenze sia dei grandi Ordini che di quelli con minore consistenza di iscritti. Tale documento, che fornirà delle liene guida da adattare alle esigenze dei singoli Ordini, si ritiene possa essere utile per codificare procedure concernenti:
* l'accertamento delle entrate e il pagamento delle spese;
* la gestione economica dei proventi;
* la gestione dei beni patrimoniali
* la gestione dei contratti.

Questo Consiglio Nazionale, poi, invierà in tempi brevi alcune risposte alle domande maggiormente ricorrenti in materia di amministrazione e contabilità selezionate tra quelle presentate in occasione del seminario e giunte successivamente allo stesso.






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