Stampa documento Stampa Invia una e-mail al CNI bancadati@cni-online.it
Rif. DV07655
Documento 31/07/2002 CIRCOLARE - XVI SESSIONE
Fonte CNI
Tipo Documento CIRCOLARE
Numero 218
Data 31/07/2002
Riferimento Protocollo CNI n. 6885 del 31/07/2002
Note
Allegati
Titolo ACCORDO TRILATERALE FRA CNI (IT), CNISF (FR) E ENGC (UK) PER IL MUTUO RICONOSCIMENTO DELLE PROFESSIONALITA' DEGLI INGEGNERI ISCRITTI
Testo Si fa seguito alla circolare n. 101/XVI sess. del 30 gennaio 2001, pari oggetto, per comunicare che l'accordo trilaterale CNI, CNISF e EngCo è stato annullato da una delle parti. Infatti, dopo una serie di contatti con la Commissione UE, l'Engineering Council, ha ravvisato, che nella misura in cui esso si configura come autorità competente per l'implementazione della direttiva 89/48/CEE nel Regno Unito per quanto attiene alla professione di ingegnere, non può sottoscrivere un accordo di mutuo riconoscimento delle qualifiche che prevede condizioni più restrittive o aggiuntive, specie per quanto riguarda l'intervista professionale al candidato e gli anni di esperienza richiesti, della direttiva di cui istituzionalmente deve curare la corretta applicazione.

L'Engineering Council ha quindi lasciato liberi il CNISF e il CNI, che non hanno questo tipo di vincolo, di continuare nel loro ruolo facilitatore della mobilità, assicurando nel contempo i due enti che:
"per la mutua fiducia costruita nel contempo, l'EngCo (UK) informerà le institutions di ingegneria che, quando analizzano le candidature provenienti dalla Francia e dall'Italia (secondo le procedure delle Direttive) devono tenere conto che i candidati iscritti ad enti che fanno capo al CNI e al CNISF, hanno i requisiti per essere iscritti all'Engineering Council."

Il Consiglio Nazionale degli Ingegneri e gli Ordini non escono quindi "a mani vuote" da questa vicenda in quanto l'assicurazione dell'Engineering Council è un grande passo avanti nella via della mobilità degli ingegneri italiani verso il Regno Unito.

Fino ad ora la direttiva 89/48/CE, come ben sanno i professionisti che hanno avuto a che fare con i comitati di valutazione delle Institutions, non è stata applicata correttamente in quel paese, almeno per l'ingegneria, in quanto il migrante veniva semplicemente inserito nel circuito di qualificazione nazionale inglese, riscontrando notevoli difficoltà anche solo per vedersi riconosciuta la laurea italiana a livello del più modesto fra i Bachelor degrees britannici.

L'Engineering Council, se manterrà questa volta le sue promesse, si porterà garante presso le Institutions del fatto che un ingegnere italiano iscritto all'Albo è un professionista qualificato in Italia e con tutti i requisiti perché il riconoscimento del suo titolo sia effettuato anche in Gran Bretagna.

Si invitano pertanto gli Ordini di comunicare ai propri iscritti che, desiderando lavorare in Gran Bretagna, avviano una pratica di riconoscimento presso un'Institution britannica di ingegneri, di trasmettere copia della domanda o dell'intera documentazione, sia a questo Consiglio Nazionale che all'Engineering Council, alla cortese attenzione del CEng Jim Birch, funzionario del Council stesso.



Stampa documento Stampa Invia una e-mail al CNI bancadati@cni-online.it