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Testo
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Come già preannunciato nella circolare n. 219/XVI Sess. in data 2/8/02 si comunica che questo Consiglio Nazionale nella seduta del 5/10/02, nel definire le politiche di bilancio preventivo 2003, ha deliberato di procedere all'aggiornamento della quota annuale a carico di ogni iscritto.
Si ricorda che già per l'anno in corso era stato fissato a tale riguardo un importo di 25 Euro, al netto di ogni aggio esattoriale, decisione poi modificata a seguito di un riesame della situazione, così come comunicato con la circolare sopra citata.
Le motivazioni che hanno portato attualmente a deliberare per l'anno 2003 una quota annuale netta appunto di 25 Euro sono le medesime già più volte evidenziate e conseguenti ad un maggiore impegno nelle attività a favore della categoria, come richiesto anche in occasione di diverse Assemblee dei Presidenti.
L'ultimo aumento venne, infatti, deciso nell'anno 1992 e già all'epoca era stato ipotizzato un successivo ulteriore incremento, mai attuato.
Da tale data si sono di fatto manifestate diverse necessità con la conseguente assunzione di maggiori impegni economici, alcuni dei quali vengono di seguito riportati per memoria:
- aumento del numero dei dipendenti in pianta organica da 9 a 16;
- incremento del numero dei consulenti esterni;
- ricorso ad una sede di maggiori dimensioni per gli uffici del C.N.I.;
- istituzione di un riferimento logistico a Bruxelles, con presenza assidua dei nostri rappresentanti, per seguire i tanti impegni in sede europea ed extraeuropea;
- aumento notevole del contenzioso, degli adiuvandum e delle azioni giudiziarie da intraprendere;
- istituzione del Centro Studi;
- realizzazione dell'iniziativa "Progetto Ingegnere";
- creazione di un adeguato ufficio stampa e maggiore presenza sugli organi di comunicazione;
- istituzione dell'annuale Conferenza Nazionale dell'Ingegneria;
- assunzione del Direttore generale per gli uffici.
E' ovvio che quanto esposto, a parte altre considerazioni conseguenti al tempo trascorso dal 1992, hanno comportato un notevole aggravio finanziario, per cui si è reso necessario disporre l'adeguamento a 25 Euro, al fine di bilanciare le entrate correnti con le corrispondenti maggiori uscite.
Nel precisare che le modalità ed i tempi di versamento delle quote restano immutati, si invitano con l'occasione gli Ordini che non lo avessero ancora fatto a provvedere al più presto al saldo degli arretrati e degli importi relativi al corrente anno.
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