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Rif. DV14036
Documento 23/04/2024 CIRCOLARE - XX SESSIONE
Fonte CNI
Tipo Documento CIRCOLARE
Numero 159
Data 23/04/2024
Riferimento PROT.CNI N. 4747
Note
Allegati
Titolo OSSERVATORIO NAZIONALE SULL’EQUO COMPENSO – INDAGINE CONOSCITIVA SUI
PROCEDIMENTI DISCIPLINARI AVVIATI DAGLI ORDINI PROFESSIONALI PER VIOLAZIONE DEL PRINCIPIO DEL COMPENSO EQUO – RICHIESTA DATI PRATICHE DISCIPLINARI IN FORMA ANONIMA ED AGGREGATA AI CONSIGLI DI DISCIPLINA TERRITORIALI – FORMAT INFORMATICO DA COMPILARE ENTRO LA DATA DEL 6/05/2024 – INFORMATIVA E RICHIESTA COLLABORAZIONE
Testo
Cari Presidenti,

come noto, è stato finalmente istituito, presso il Ministero della Giustizia, l’Osservatorio nazionale sull’equo compenso, previsto dall’art.10 della legge 21 aprile 2023 n.49 (1).

Il Consiglio Nazionale è rappresentato nell’organismo dal Consigliere delegato Ing. Domenico Condelli, in base al DM 6 marzo 2024, relativo all’istituzione e alla composizione dell’Osservatorio, a firma del Ministro Carlo Nordio.

Tra i compiti dell’Osservatorio vi è quello di segnalare eventuali condotte o prassi applicative o interpretative in contrasto con le disposizioni in materia di equo compenso e di tutela dei professionisti dalle clausole vessatorie.

In funzione di tale obiettivo, l’Osservatorio nazionale ha necessità di ricevere un quadro aggiornato delle segnalazioni disciplinari giunte agli Ordini professionali per mancato rispetto del principio di cui alla legge n.49/2023, dei procedimenti disciplinari attivati ed in corso da parte dei Consigli di disciplina territoriali, dei procedimenti disciplinari conclusi e del numero e della tipologia di sanzione disciplinare applicata (v., per il dettaglio, il format predisposto (2)).

Ricordiamo – con l’occasione – che il Consiglio Nazionale ha aggiornato il Codice deontologico degli Ingegneri italiani alle disposizioni sull’equo compenso contenute nella legge n.49/2023 nella seduta di Consiglio del 14 giugno 2023 (v., sul punto, la circolare CNI 20/06/2023 n.53, pubblicata sul sito Internet istituzionale).

Sul piano generale ed astratto, dunque, le nuove previsioni – per la comunità degli Ingegneri italiani – sono operative dalla data del 14 giugno 2023 (3), fermo restando che, come riportato nella medesima circolare, spetta a ogni Consiglio dell’Ordine territoriale provvedere a recepire il Codice deontologico approvato dal Consiglio Nazionale, tramite una autonoma e formale delibera di Consiglio.

Si vuol dire, cioè, che per ciascun iscritto i nuovi obblighi in materia deontologica, di rispetto del principio dell’equo compenso, diventeranno efficaci e cogenti a partire dal momento in cui l’Ordine territoriale di appartenenza avrà aggiornato di conseguenza il proprio Codice deontologico, con immediata pubblicazione sul sito Internet istituzionale dell’Ordine provinciale.

Per consentire all’Osservatorio nazionale di assolvere ai propri compiti e, in ultima analisi, per garantire la definizione di un quadro aggiornato dell’applicazione del principio dell’equo compenso nella prassi applicativa, tutti gli Ordini territoriali/ i Consigli di disciplina territoriali, operando sinergicamente, sono invitati a compilare con cortese sollecitudine il format di carattere informatico predisposto dal Consiglio Nazionale e raggiungibile al seguente link:

https://forms.office.com/e/90UT53Fh2Y

La data ultima per la compilazione del format, al momento, è fissata al 6 maggio 2024.

Ovviamente, per rispetto del diritto alla privacy degli interessati, i dati dovranno essere forniti in forma anonima ed aggregata, senza indicazione di dati personali, oppure di altri elementi identificativi (es.: data e numero prot. della pratica disciplinare), degli iscritti, tra l’altro non necessari, trattandosi, come detto, di una rilevazione a fini statistici e conoscitivi.

Si raccomanda di compilare comunque il format predisposto dal Consiglio Nazionale (indicando nominativo Ordine/ Consiglio di disciplina ed eventualmente scegliendo uno 0 nei relativi campi), anche qualora – ad oggi – non siano pervenuti esposti/ segnalazioni disciplinari per violazione del principio dell’equo compenso, così come nell’ipotesi in cui non siano stati avviati procedimenti disciplinari, in modo da permettere all’Osservatorio di avere un quadro aggiornato e completo della situazione.

Allo stesso modo, è consentito compilare alcuni campi (es. procedimenti disciplinari avviati, ma non conclusi) e lasciarne vuoti (4) altri (es. provvedimenti disciplinari adottati).


***

Si confida sulla sollecita e completa collaborazione di tutti gli Ordini degli Ingegneri d’Italia, trattandosi di un adempimento funzionale a far emergere eventuali criticità nella piena attuazione del principio dell’equo compenso, e pertanto di un’indagine conoscitiva a vantaggio di tutta la Categoria degli Ingegneri.

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NOTE

(1) Si riporta di seguito il testo dell’art.10 della legge 21 aprile 2023 n.49 (“Disposizioni in materia di equo compenso delle prestazioni professionali”): “1. Al fine di vigilare sull'osservanza delle disposizioni di cui alla presente legge in materia di equo compenso è istituito, presso il Ministero della giustizia, l'Osservatorio nazionale sull'equo compenso, di seguito denominato «Osservatorio».
2. L'Osservatorio è composto da un rappresentante nominato dal Ministero del lavoro e delle politiche sociali, da un rappresentante per ciascuno dei Consigli nazionali degli ordini professionali, da cinque rappresentanti, individuati dal Ministero delle imprese e del made in Italy, per le associazioni di professionisti non iscritti a ordini e collegi, di cui al comma 7 dell'articolo 2 della legge 14 gennaio 2013, n. 4, ed è presieduto dal Ministro della giustizia o da un suo delegato.
3. E’ compito dell'Osservatorio:
a) esprimere pareri, ove richiesto, sugli schemi di atti normativi che riguardano i criteri di determinazione dell'equo compenso e la disciplina delle convenzioni di cui all'articolo 2;
b) formulare proposte nelle materie di cui alla lettera a);
c) segnalare al Ministro della giustizia eventuali condotte o prassi applicative o interpretative in contrasto con le disposizioni in materia di equo compenso e di tutela dei professionisti dalle clausole vessatorie.
4. L'Osservatorio è nominato con decreto del Ministro della giustizia e dura in carica tre anni.
5. i componenti dell'Osservatorio non spetta alcun compenso, gettone di presenza, rimborso di spese o altro emolumento comunque denominato e a qualsiasi titolo dovuto.
6. L'Osservatorio presenta alle Camere, entro il 30 settembre di ogni anno, una relazione sulla propria attività di vigilanza.”.

(2) E’ stato previsto anche un campo finale intitolato Note, per inserire eventuali osservazioni o informazioni integrative, ritenute utili.

(3) Si assume pertanto, indicativamente, tale limite temporale quale data di partenza per l’attivazione dell’indagine statistica in questione, dovendo in ogni caso prevedere una data unica e certa per tutti i Consigli di disciplina territoriali, pur con le puntualizzazioni espresse nel testo.

(4) Oppure, come detto, inserendo uno 0 nel relativo campo.

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