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Rif. DV13979
Documento 15/01/2024 CIRCOLARE - XX SESSIONE
Fonte CNI
Tipo Documento CIRCOLARE
Numero 113
Data 15/01/2024
Riferimento PROT. CNI 435
Note
Allegati

DV13980

DV13981

DV13982

DV13983

Titolo AVVIO PROCESSO DI DIGITALIZZAZIONE DEI CONTRATTI PUBBLICI – DELIBERA ANAC
N.582 DEL 13 DICEMBRE 2023 – DISSERVIZI, PROBLEMI APPLICATIVI E DIFFICOLTÀ DI
UTILIZZO DELLE NUOVE PIATTAFORME DIGITALI – PRIME INDICAZIONI.
Testo Caro Presidente,

a seguito dei numerosi problemi applicativi segnalati dagli Ordini territoriali degli Ingegneri, e non solo, trasmettiamo una prima circolare informativa relativa alla digitalizzazione dei contratti pubblici ed ai conseguenti risvolti tecnici.

Desideriamo, quindi, informarti che a partire dal 1° gennaio 2024 è confermata la piena efficacia delle norme sulla digitalizzazione, trasparenza e accesso agli atti previste dal nuovo Codice degli Appalti. Tale data, rappresenta una scadenza stabilita dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), e dopo la valutazione positiva espressa dalla Commissione europea sul decreto legislativo 31 marzo 2023 n.36 (“Codice dei contratti pubblici”), il Governo italiano non ha disposte proroghe.

Il primo gennaio 2024 si è concluso il regime transitorio relativo alla gestione dei contratti pubblici - e della loro relativa registrazione - con l'applicazione delle disposizioni di cui all’art. 225 del nuovo Codice dei contratti pubblici, che riguardano il regime di pubblicità legale nei contratti pubblici, le attività relative al ciclo di vita dei contratti e l'utilizzo delle piattaforme di approvvigionamento digitale certificate da parte delle stazioni appaltanti e delle centrali di committenza qualificate.

Il comunicato dell'ANAC del 12 dicembre 2023, pubblicato sul sito internet nell’Autorità Nazionale Anticorruzione (https://www.anticorruzione.it/-/dal-1%C2%B0-gennaio-appalto-pubblico-tutto-in-digitale-cosa-cambia-e-come-ci-si-deve-preparare), ha fornito indicazioni preliminari sulla transizione verso l'integrale digitalizzazione del ciclo dell'appalto.

Prime indicazioni fornite dall’Autorità Nazionale anticorruzione riguardano, in primo luogo, le modifiche relative alle condizioni di utilizzo del sistema SIMOG (a partire dal 1 gennaio 2024), nonché la dismissione del servizio SmartCIG, ed in secondo luogo l’attivazione della Piattaforma dei Contratti Pubblici (PCP), interoperabile con le piattaforme di approvvigionamento digitale utilizzate dalle stazioni appaltanti per gestire tutte le fasi del ciclo di vita dei contratti pubblici, compreso il rilascio del CIG e l'adempimento degli obblighi di pubblicità e trasparenza.

L’ANAC ha preannunciato l’imminente pubblicazione di un comunicato congiunto Ministero delle Infrastrutture e dei trasporti, indispensabile per garantire univocità ed esaustività nelle indicazioni rivolte alle stazioni appaltanti e agli operatori economici.

Tale comunicato avrà l'obiettivo di individuare le attività preliminari necessarie per operare in modalità digitale e chiarire alcuni aspetti applicativi relativi al passaggio ai nuovi sistemi.

L'implementazione delle disposizioni sulla digitalizzazione impone alle stazioni appaltanti e agli enti concedenti di rivedere le modalità delle procedure di gara, ponendo come prioritario l'impiego di piattaforme di approvvigionamento digitale certificate e interoperabili.

Questo significa che a partire dal 1° gennaio 2024, per tutti gli affidamenti sopra e sottosoglia, devono essere utilizzate le piattaforme di approvvigionamento digitale certificate che hanno completato il processo di certificazione secondo le Regole tecniche di AGID (determinazione AGID n. 137/2023) e lo Schema operativo. Di conseguenza le stazioni appaltanti devono assicurarsi che le piattaforme da loro in uso abbiano avviato e concluso il processo di certificazione secondo lo schema operativo pubblicato sul sito di AGID; in caso contrario - come disposto dall’art.25, comma 3 del D.lgs. n.36/2023 - entro lo stesso termine, dovranno procurarsi la disponibilità di piattaforme certificate messe a disposizione da altre stazioni appaltanti, enti concedenti, centrali di committenza o soggetti aggregatori, Regioni o Province autonome, che siano iscritte nell'elenco gestito da ANAC. L’elenco delle piattaforme al momento certificate è reperibile sul sito https://dati.anticorruzione.it/#/regpiacert.

Dal 1° gennaio 2024, queste piattaforme dovranno essere utilizzate anche per:
- la redazione o acquisizione degli atti, la trasmissione dei dati e documenti ad ANAC;
- l'accesso alla documentazione di gara, la presentazione del Documento di gara unico europeo;
- la presentazione delle offerte;
- l'apertura, gestione e conservazione del fascicolo di gara, il controllo tecnico, contabile e amministrativo dei contratti in fase di esecuzione e la gestione delle garanzie.

Con l'entrata in vigore delle nuove norme sarà inoltre pienamente operativo il Fascicolo virtuale dell'operatore economico predisposto da ANAC, strumento con il quale le stazioni appaltanti possono verificare il possesso dei requisiti e l'assenza di cause di esclusione negli operatori economici partecipanti alle gare d’appalto. I dati e i documenti contenuti nel fascicolo verranno aggiornati automaticamente dagli enti certificatori tramite sistemi di interoperabilità e potranno essere consultati dalle stazioni appaltanti in tutte le procedure di affidamento.

L’ANAC comunica poi che, ai fini del rispetto dei principi di trasparenza dei contratti pubblici – così come disposto dall’art.28 del D.lgs. n.36/2023 - nel primo semestre del 2024 la Banca Dati Nazionale dei Contratti Pubblici renderà disponibili, mediante i menzionati sistemi di interoperabilità, i servizi e le informazioni necessarie allo svolgimento delle fasi dell'intero ciclo di vita dei contratti pubblici.

L’ANAC, inoltre, garantirà la pubblicità degli atti di gara mediante la trasmissione delle informazioni all'Ufficio delle pubblicazioni dell'Unione Europea, con effetti giuridici dalla data di pubblicazione nella Banca Dati Nazionale dei contratti pubblici.

***


Al contempo, si segnala che l'Autorità Nazionale Anticorruzione (ANAC), al fine di supportare le Amministrazioni nel passaggio alle piattaforme digitali - previo accordo con il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (MIT) - ha chiarito con Comunicato del 10 gennaio 2024 che l’interfaccia web messa a disposizione dalla Piattaforma Contratti Pubblici di ANAC (PCP) sarà disponibile anche per gli affidamenti diretti di importo inferiore a 5.000 euro fino al 30 settembre 2024.

Questo chiarimento può essere interpretato come un rinvio dell’obbligo di utilizzare le piattaforme certificate per i micro-affidamenti, unito alla possibilità di acquisire i CIG per i soli contratti inferiori ai 5.000 euro direttamente sulla piattaforma PCP (ripristinando, anche se con modalità diverse, il sistema Simog-Smartcig per i prossimi 9 mesi).

L'interfaccia web della PCP rappresenta una modalità suppletiva che le stazioni appaltanti potranno utilizzare in caso di impossibilità o difficoltà di ricorso alle Procedure di Acquisizione Diretta (PAD), per il primo periodo di operatività della digitalizzazione. Resta inteso che, anche in questo caso, la stazione appaltante è tenuta a garantire la tempestiva trasmissione delle informazioni alla Banca Dati Nazionale dei Contratti Pubblici (BDNCP), attraverso la compilazione dell’apposita scheda (AD5), al fine di consentire l’assolvimento delle funzioni ad essa demandate, inclusi gli obblighi in materia di trasparenza.

Per gli affidamenti di importo pari o superiore a 5.000 euro, restano ferme le indicazioni relative all’obbligo di utilizzo delle Procedure di Acquisizione Diretta (PAD).

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In questo contesto di significative trasformazioni, il CNI si impegnerà a fornire un indispensabile supporto tecnico agli Ordini Territoriali per affrontare le sfide della transizione digitale degli appalti anche mediante la predisposizione di appositi webinar informativi. È nostra intenzione organizzare un primo incontro in remoto, destinato alle segreterie degli Ordini e comunque a chi è dedicato alla gestione dei processi di acquisto, già entro la fine del mese di gennaio.

Resta tuttavia fondamentale il supporto, ad oggi tardivo o quantomeno non adeguato, di ANAC e MIT - autorità promotrici del processo di digitalizzazione dei contratti pubblici - affinché tale transizione avvenga in modo fluido.

In questi primi giorni di applicazione della nuova normativa si sono verificati casi di malfunzionamento del sistema, ampiamente riportati anche dai principali quotidiani del Paese, con la denuncia vibrante avanzata dai Comuni italiani, tramite l’ANCI, che ha poi di fatto portato al citato comunicato dello scorso 10 gennaio relativo alle procedure semplificate per gli affidamenti sotto i 5.000 euro.
Purtroppo, ad oggi, dobbiamo registrare che tale semplificazione non vi è stata ancora, poiché accedendo alla piattaforma dei contratti pubblici anche per le commesse al di sotto di tale soglia viene richiesta la medesima, complessa ed onerosa procedura di compilazione della documentazione di gara che viene richiesta per i contratti di importo superiore.
E come se non bastasse in molti casi non si riesce a concludere positivamente la procedura, ricevendo messaggi di errore dalla piattaforma di impossibile interpretazione essendo espressi con dei codici alfanumerici.
I nostri uffici amministrativi si trovano nelle medesime difficoltà cui versano i tuoi uffici, con oggettivi impedimenti a procedere correttamente negli iter di acquisto di beni e servizi.

In attesa di ulteriori indicazioni operative - contenute nel prossimo Comunicato MIT-ANAC - alleghiamo, a scopo di collaborazione istituzionale, gli ultimi atti emanati dall’autorità competente, confidando in un chiarimento esaustivo e tempestivo, da parte dell’ANAC, per tutte le parti coinvolte.


Allegati:

1) Delibera ANAC n.261 del 20 giugno 2023;
2) Delibera ANAC n.264 del 20 giugno 2023;
3) Delibera ANAC n.582 del 13 dicembre 2023;
4) Comunicato del Presidente dell’ANAC del 10 gennaio 2024.
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