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Rif. DV12886
Documento 03/10/2018 CIRCOLARE - XIX SESSIONE
Fonte CNI
Tipo Documento CIRCOLARE
Numero 292
Data 03/10/2018
Riferimento PROT. CNI N. 6634
Note
Allegati

DV12888

LG12887

Titolo LEGGE REGIONALE DELLA CALABRIA 3 AGOSTO 2018 N.25 - “NORME IN MATERIA DI TUTELA DELLE PRESTAZIONI PROFESSIONALI PER ATTIVITÀ ESPLETATE PER CONTO DEI COMMITTENTI PRIVATI E DI CONTRASTO ALL’EVASIONE FISCALE” – INFORMATIVA
Testo Caro Presidente,

con la legge regionale 3 agosto 2018 n.25, pubblicata nel Bollettino Ufficiale della Regione Calabria 6 agosto 2018 n.83, il Consiglio Regionale della Calabria ha approvato le “Norme in materia di tutela delle prestazioni professionali per attività espletate per conto dei committenti privati e di contrasto all’evasione fiscale”.

La legge in oggetto si propone (art.1) di tutelare le prestazioni professionali rese sulla base di istanze presentate alla Pubblica Amministrazione per conto dei privati cittadini o delle imprese, salvaguardando il lavoro svolto dai professionisti e nello stesso tempo contrastando il fenomeno dell’evasione fiscale.
Scopo della normativa regionale, in sostanza, è quello di subordinare la conclusione della procedura autorizzativa alla prova dell’avvenuto pagamento del professionista che ha redatto gli elaborati tecnici alla base della istanza indirizzata alla Pubblica Amministrazione.

Intenzione dichiarata dei proponenti la legge, infatti, era quella di ottenere che – in materia edilizia ed urbanistica – le prestazioni professionali dei liberi-professionisti fossero debitamente onorate e saldate.
La soluzione individuata, allora, è stata quella di legare il rilascio dell’atto autorizzativo da parte delle Amministrazioni regionali, provinciali e comunali alla previa verifica, nelle forme di legge, dell’avvenuto pagamento, da parte del committente, del professionista sottoscrittore dell’atto progettuale.

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In particolare, il provvedimento stabilisce che la presentazione dell’istanza autorizzativa o di istanza ad intervento all’Amministrazione di volta in volta competente (non è detto espressamente che la novità sia limitata unicamente al settore edilizio/urbanistico) deve essere corredata dalla lettera di affidamento dell’incarico sottoscritta dal committente.

Su di un altro versante, quello successivo del “rilascio dell’atto autorizzativo o della ricezione dell’istanza” proveniente dal privato, è fatto obbligo all’Amministrazione di ottenere l’autocertificazione (“dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà”) del professionista che dichiari l’avvenuto pagamento degli onorari stabiliti da parte del committente. La mancata esibizione della documentazione, secondo le forme richieste, può inficiare la procedura amministrativa posta in essere, impedendo il completamento dell’iter amministrativo fino all’avvenuta integrazione.

Addirittura, il modello (“Allegato A”) allegato alla legge regionale n.25/2018 prescrive l’indicazione degli estremi della fattura saldata al professionista.

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Nelle prime dichiarazioni “a caldo” la legge regionale in commento è stata indicata come “legge sull’equo compenso” (“L’equo compenso è legge in Calabria”, riportava la stampa on-line).
In realtà, si tratta – più precisamente – di una disciplina volta a garantire che le prestazioni professionali – per conto dei privati cittadini e delle imprese – vengano correttamente saldate.

Tramite questo innovativo provvedimento, la Regione Calabria ha inteso introdurre a livello normativo una misura volta a promuovere, seppure indirettamente, l’applicazione del principio dell’equo compenso a favore dei professionisti (così come sancito dall’art.19-quaterdecies del decreto-legge n.148/2017, come convertito dalla legge n.172/2017, su cui v. la circolare CNI n.241/2018), tema da sempre portato avanti dal Consiglio Nazionale a livello politico.

Anche se la concreta tecnica di redazione seguita, sul piano strettamente giuridico, potrebbe prestarsi a qualche considerazione critica, si tratta indubbiamente di un preciso segnale rivolto al Legislatore nazionale, circa la necessità di rafforzare la tutela dei liberi-professionisti e di completare rapidamente l’attuazione del principio dell’equo compenso (anche nei confronti della Pubblica Amministrazione), introdotto nel 2017.

Sulla falsariga del provvedimento approvato dalla Regione Calabria, la Rete delle Professioni Tecniche (RPT), attraverso il GdL “Lavori Pubblici” di cui fanno parte i Consiglieri Nazionali Ing. Michele Lapenna e Ing. Domenico Angelo Perrini, ha elaborato una proposta di legge da inserire auspicabilmente nella Legge di Bilancio 2019.

Si trasmettono dunque in allegato il testo della legge della Regione Calabria n.25/2018 ed il testo della proposta di legge elaborata dalla Rete delle Professioni tecniche, per opportuna informazione e per i necessari approfondimenti.


ALLEGATI :
1) Legge regionale della Calabria 3 agosto 2018 n.25;
2) Proposta di legge della Rete delle Professioni Tecniche.
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