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Rif. DV08884
Documento 30/09/2004 MOZIONE
Fonte ALTRO
Tipo Documento MOZIONE
Numero
Data 30/09/2004
Riferimento
Note
Allegati
Titolo MOZIONE APPROVATA AL 49 CONGRESSO NAZIONALE DI BERGAMO
Testo MOZIONE

I rappresentanti degli Ordini degli Ingegneri d"Italia riuniti a Bergamo in occasione del 49^ Congresso Nazionale della Categoria per dibattere sul tema "L'ingegnere innovatore nell'economia della conoscenza"

- preso atto che si prospetta una fase economica fondata essenzialmente sulla produzione di conoscenza e di saperi;

- preso atto che il Consiglio dei Ministri dell'UE ha posto quale obiettivo strategico per l’Unione Europea quello di diventare entro il 2010 una grande economia dinamica e competitiva, fondata sulla conoscenza;

- considerato che in un'economia fondata sulla conoscenza la forza lavoro più importante sarà costituita dalle professioni intellettuali e fra queste un ruolo centrale sarà destinato alla professione di ingegnere, quale autentico ingranaggio di trasmissione tra il sapere ed il saper fare;

- considerata la rilevante crescita anche in termini numerici della Categoria con la prospettiva che tale tendenza si mantenga nel futuro;

- considerato che in una società della conoscenza il ruolo dell'ingegnere deve essere non solo quello di produrre innovazione tecnologica ma anche quello di gestire l'Innovazione tecnologica in termini manageriali ed Imprenditoriali;

- considerato che in tale prospettiva è necessario mantenere elevata e quanto più ampia possibile la formazione accademica di base dell'ingegnere;

- considerato che per garantire la competitività della Categoria è necessario pervenire in tempi brevi alla definizione di un progetto operativo sulla formazione continua dell'Ingegnere;

- considerata la necessità di definire un percorso pratico prima dell'abilitazione professionale che possa avvalersi di periodi di tirocinio e di esperienza pratica attendibile;

- considerato che le strutture societarie possono permettere di inserirsi più vantaggiosamente nel settore dei servizi professionali;

- tenuto conto che è necessario che dette società siano regolamentate nel rispetto dei principi etici propri della professione di ingegnere;

- considerato che la necessità di dare risposta alle richieste della Commissione UE tese ad un'apertura alla concorrenza dei servizi professionali non può prescindere dall'obbligo di tutelare. dal punto di vista della qualità e dell'etica il cittadino/utente;

tutto ciò premesso e considerato

DELIBERANO

- di riaffermare l’attuale modello ordinistico di regolamentazione della Categoria rispettoso degli interessi generali;

- di affermare il ruolo centrale della Categoria degli Ingegneri. quale parte sociale e componente economica della società e quindi il suo diritto/dovere di intervenire nelle scelte di indirizzo generale anche dal punto di vista economico del Paese;

- di chiedere a Governo e Parlamento una più incisiva politica sull'innovazione, valorizzando il ruolo dell'ingegnere quale fondamentale anello di collegamento fra il sapere scientifico ed il sapere economico;

- di chiedere a Governo e Parlamento ed a tutti gli organismi accademici di provvedere in modo che ai futuri ingegneri venga fornita una sempre più elevata formazione universitaria. significativamente ampia di base in particolare nel profilo quinquennale con ricorso anche a materie dell'area umanistica ed economica.;

- di impegnare la Categoria a definire entro il termine massimo di sei mesi una compiuta proposta sul tirocinio e sulla esperienza pratica prima dell'abilitazione professionale e sulla formazione permanente;

- di impegnare il CNI a concordare con commissioni europee e competenti ministeri un sistema di accreditamento degli Ordini provinciali come enti formatori;

- di definire entro lo stesso termine di sei mesi una compiuta proposta di disciplina delle strutture societarie nel settore dell'ingegneria in un'ottica di inquadramento delle stesse nel sistema ordinistico;

- di proseguire ed incrementare l'impegno della Categoria in ambito europeo al fine di promuovere e valorizzare il modello italiano di ingegnere;

- di impegnarsi nel confronto tra Stato e Regioni sul tema della legislazione concorrente prevista dall'art..117 della Costituzione riaffermando il principio che la competenza sulle professioni intellettuali deve essere riportata definitivamente ed esclusivamente allo stato;

- di avviare ogni iniziativa per ampliare la base degli iscritti all'ordine al fine di assicurare all'ordine stesso la più ampia rappresentatività della Categoria, con particolare riferimento alle problematiche dell'ingegnere dipendente;

- di auspicare, pur apprezzando la nuova classificazione sismica del territorio nazionale che si ritiene immediatamente applicabile e pur ritenendo utile ogni approfondimento scientifico teso a modificare le orme tecniche, visto il grado di incertezza in cui si trovano ad operare i professionisti ingegneri e le pubbliche amministrazioni, che l'entrata in vigore del disposto normativo contenuto nell'ordinanza 3274/03 prevista per il prossimo 8 novembre venga opportunamente differita per consentire l'emanazione di una normativa concertata tra tutti i ministeri competenti;

- di Impegnare il CNI a mettere in atto ogni iniziativa per riaffermare il valore delle competenze specifiche e dell'autonomia professionale degli ingegneri che esercitano la professione con un rapporto di lavoro subordinato continuativo;

- di Impegnare il CNI a mettere in atto ogni iniziativa per determinare un regolamento elettorale che consenta la presentazione di candidature singole e/o per liste a livello territoriale e nazionale;

- di attivare in tutte le sedi politiche ed istituzionali una forte azione di rappresentanza degli interessi della Categoria nel quadro più generale della tutela di quelli preminenti della collettività avviando contatti con tutte le forze politiche e sociali a partire dalle prossime scadenze elettorali;

- di riaffermare la necessità di rispettare la scadenza del 31 dicembre prossimo per indire le elezioni per il rinnovo dei consigli degli ordini e del CNI:

di dare mandato ai CNI a predisporre ogni attività necessaria per quanto sopra deliberato.
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