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Rif. DV06212
Documento 29/11/1999 BOZZA DI DOCUMENTO
Fonte CNI
Tipo Documento BOZZA DI DOCUMENTO
Numero
Data 29/11/1999
Riferimento Protocollo CNI n. 1121 del 29/11/1999
Note
Allegati
Titolo CONSIGLI PROVINCIALI - CONSIGLIO NAZIONALE - 'DOCUMENTO PROGRAMMATICO DELLA CATEGORIA PER IL TRIENNIO 1999-2002'
Testo Il Consiglio Nazionale Ingegneri, da poco insediatosi, facendo seguito a quanto già esposto nell'ultima Assemblea dei Presidenti e preso atto delle indicazioni emerse nel corso dei lavori del 44ø Congresso Nazionale svoltosi a Lecce dall'8 all'11 settembre scorso ed in particolare delle conclusioni sintetizzate nelle mozioni approvate, ha messo a punto il presente documento programmatico per indicare con chiarezza gli obiettivi che, insieme alla categoria tutta, intende perseguire nel prossimo triennio e le conseguenti strategie da articolare nei confronti delle istituzioni, del Governo e del Parlamento.

Nella ferma convinzione che le professioni intellettuali ed in particolare quella di Ingegnere rappresentano una parte fondamentale dell'assetto produttivo del Paese in quanto depositarie delle conoscenze scientifiche e tecniche che sono alla base dei fenomeni produttivi delle attuali società avanzate, mentre al contrario il sistema politico privilegia nei momenti decisionali il potere economico e quello sindacale, gli obiettivi primari della categoria devono essere quelli di diventare una vera forza sociale ed acquisire il ruolo e le funzioni che le competono e che la stessa società ad essa richiede.

La nostra categoria è profondamente conscia che ciò sarà possibile solo se saprà coniugare gli interessi propri con quelli della società e, forte di questo, partecipare alle scelte di pianificazione economica e sociale.

Valorizzazione, quindi, della figura dell'Ingegnere da realizzare sia con un processo unionistico delle varie professioni e con tutte le loro componenti associative e sindacali, sia con una costante presenza in ogni sede dove vengono dibattuti i problemi che riguardano la categoria, ma soprattutto le sue interrelazioni con le più importanti tematiche sociali.

Per realizzare tali fini è necessario rilanciare la partecipazione attiva degli Ordini, Federazioni e Consulte e di tutti gli iscritti alle iniziative istituzionali e contemporaneamente instaurare un rapporto costante e continuo con il mondo politico e la società civile tramite una intensa attività di rappresentanza per promuovere la figura dell'Ingegnere quale professionista che opera nell'interesse ed a tutela della collettività in tutti i settori di propria competenza nel pieno rispetto dei parametri di qualità, etica e deontologia definiti dalla categoria tutta.

Le strategie del CNI e degli Ordini al riguardo necessarie, obbligatoriamente organiche, coerenti e continuative, con programmi di attività che siano una logica conseguenza di carattere operativo, devono, quindi, essere le seguenti:

- stabilire contatti ed intese con tutte le forze politiche, istituzionali, professionali anche emergenti, imprenditoriali e sociali in generale, mettendo a disposizione del Paese le proprie conoscenze specifiche volte alla soluzione dei problemi di interesse collettivo;
- perseguire ogni iniziativa utile a sostenere la necessità della presenza della categoria nelle scelte decisionali relative a materie economiche e sociali;
- intervenire con tempestività ed in maniera propositiva nell'elaborazione di nuovi disegni di legge che hanno attinenza con le competenze degli Ingegneri ed avanzare autonomamente nostre specifiche proposte;
- instaurare rapporti continui con le Università ed il mondo della formazione in generale;
- assicurare una presenza attiva e costante presso la Comunità Europea e stretti contatti con gli Ingegneri degli altri paesi anche extracomunitari;
- diffondere i principi fondamentali dell'etica da rispettare in ogni attività professionale al fine di contrastare quanti operano per riferire il ruolo delle professioni a puri interessi economici.

Gli strumenti indispensabili per poter realizzare tali strategie devono, infine, consistere in quanto segue:

- la delega a tutti i componenti del CNI per operare responsabilmente e fattivamente nei diversi settori di attività, in piena sintonia con il programma globale che si intende perseguire;
- la creazione di una valida struttura interna con il completamento dell'attuale pianta organica del CNI e l'ampliamento della stessa, con l'eventuale ricorso, se necessario, anche a soluzioni a carattere provvisorio;
- la valorizzazione di tutti gli organismi di categoria ed in particolare dell'Assemblea dei Presidenti, insostituibile riferimento deputato alla definizione delle indicazioni unitarie da seguire nelle più importanti problematiche professionali;
- la piena funzionalità del costituito Centro Studi, importante struttura a servizio della categoria, da impegnarsi per studi, ricerche, attività di servizi, elaborazioni e proposte indirizzate sempre alla valorizzazione della professione di Ingegnere e da attivare in futuro eventualmente anche in collaborazione con i Centri Studi delle altre professioni;
- la costituzione di gruppi di lavoro e commissioni di studio, composti da Colleghi esperti nei vari campi e disponibili a fornire il proprio contributo di attività e di pensiero;
- la creazione di apparati di consulenza di grande valore, con esperti in materia di legislazione professionale ed in normative che regolano le funzioni di Governo e del Parlamento, atti a supportare con specifiche competenze lo studio e la proposizione di tutte le iniziative da intraprendere;
- la partecipazione attiva e trainante ai lavori del CUP ed il contatto costante con tutte le altre professioni, specialmente quelle tecniche, al fine di costituire un vero organismo di rappresentanza dell'intero sistema delle professioni;
- un confronto costante con i sindacati di categoria e la cassa di previdenza per affrontare insieme, nel pieno rispetto dei rispettivi ruoli, le problematiche di comune interesse;
- la realizzazione di un rapporto fattivo con le associazioni professionali degli altri paesi, soprattutto europei, e la concretizzazione di una presenza attiva nelle sedi decisionali della Comunità Europea;
- la più grande incentivazione di una presenza in tutti i sistemi di comunicazione ed informazione, tramite un'azione ed un impegno proporzionali agli obiettivi posti e questo con riferimento sia ai rapporti con l'interno della categoria che alla visibilità esterna della stessa e ciò da realizzarsi in particolare ristrutturando la rivista, creando un bollettino di informazione e soprattutto costituendo un valido ufficio stampa in grado di assicurare un contatto continuo con tutti gli organi di informazione e diffondere prontamente il pensiero della categoria su tutte le problematiche di interesse professionale e soprattutto sociale;
- la realizzazione, con il pieno coinvolgimento degli Ordini Provinciali, di una serie di servizi di formazione, aggiornamento permanente e consulenza varia per tutti i Colleghi, nonché di iniziative atte a favorire l'occupazione in generale ed in particolare l'inserimento dei giovani nel mondo del lavoro;
- l'approvazione di un nuovo codice deontologico adeguato ad una moderna professione e riguardante anche gli aspetti connessi con la pubblicità informativa dei professionisti, nonché le modalità per arrivare ad un più giusto e corretto meccanismo di rinnovo delle rappresentanze di categoria.

Un'ultima considerazione va fatta per quanto attiene al volontariato che da sempre contraddistingue a tutti i livelli i nostri organismi elettivi e su cui forse è necessario rimeditare ove ad essi si intendesse richiedere un impegno decisamente maggiore al fine di perseguire nel miglior modo possibile gli ambiziosi obiettivi che la categoria degli Ingegneri si è posti ed a cui essa ha sicuramente il diritto di aspirare.



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