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Rif. DV10928
Documento 03/02/2010 RICHIESTA PARERE
Fonte CNI
Tipo Documento RICHIESTA PARERE
Numero
Data 03/02/2010
Riferimento PROT. CNI N. 434
Note
Allegati
Titolo ART. 61, COMMA 9, D.L. N. 112/2008 – COMPENSO SPETTANTE AL DIPENDENTE PUBBLICO PER I COLLAUDI – INGEGNERI DIPENDENTI PUBBLICI – RICHIESTA PARERE – ULTERIORE SOLLECITO
Testo Con la presente si richiede l’autorevole intervento dell’Ispettorato Generale per gli ordinamenti del personale della Ragioneria Generale dello Stato e del Capo del Dipartimento della Funzione Pubblica, relativamente all’oggetto.

Il Consiglio Nazionale degli Ingegneri, Ente pubblico non economico con funzioni di rappresentanza e tutela della Categoria, in data 1/09/2009 ha trasmesso alle Autorità in indirizzo un quesito circa la corretta interpretazione del comma 9 dell’art. 61 del d.l. 25/6/2008 n. 112, convertito dalla legge 6/8/2008 n. 133 (“Disposizioni urgenti per lo sviluppo economico, la semplificazione, la competitività, la stabilizzazione della finanza pubblica e la perequazione tributaria”), a seguito di una argomentata istanza dell’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Pesaro e Urbino (v. richiesta CNI prot. 4295 del 1/9/2009 allegata).

In precedenza analoga richiesta di parere era stata avanzata al Dipartimento della Funzione Pubblica (v. richiesta CNI prot. 2837 del 19/12/2008 allegata).

In entrambi i casi non si ha avuto riscontro.

In particolare, veniva chiesto se la citata disposizione riguarda tutti gli Ingegneri dipendenti pubblici che abbiano espletato incarichi di collaudo per conto di pubbliche amministrazioni oppure soltanto gli incarichi attribuiti dalla amministrazione di appartenenza, nonché se essa concerne anche gli Ingegneri dipendenti pubblici che abbiano svolto incarichi di collaudo (autorizzati) in qualità di liberi professionisti, essendo in possesso di regolare partita IVA (v. allegati).

I suddetti quesiti non paiono trovare soluzione nemmeno nella circolare n. 36 del 23/12/2008 del Ministero dell’Economia e delle Finanze, dedicata all’analisi del decreto legge 25 giugno 2008 n. 112 (in allegato).

Sull’argomento si trasmette inoltre l’ulteriore sollecito pervenuto da parte dell’Ordine degli Ingegneri di Pesaro e Urbino, contenente un contributo interpretativo di FEDERCASA (v. richiesta datata 10/11/2009 allegata).

Trattandosi di questioni interpretative che attengono ad una normativa primaria dello Stato, contenente rigorose misure di riduzione della spesa pubblica e di ridistribuzione dei compensi del dipendente pubblico, si ritiene che soltanto i Ministeri in indirizzo, che hanno partecipato alla stesura del testo di legge, siano legittimati a chiarire una volta per tutte la portata della norma in discussione.

Con la presente, quindi, in nome dei principi di efficacia, efficienza e buon andamento – che devono guidare l’operato di tutte le pubbliche amministrazioni – si sollecita una risposta ufficiale, per quanto di competenza, sui quesiti avanzati dall’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Pesaro e Urbino, al fine di permettere ai dirigenti responsabili degli Enti pubblici di liquidare i compensi per i collaudi con cognizione di causa e nel pieno rispetto della legge.

In attesa di un cortese e sollecito riscontro, distinti saluti.

Allegati:
1)richiesta CNI del 1/9/2009;
2)richiesta CNI del 19/12/2008;
3)circolare MEF n. 36 del 23/12/2008;
4)sollecito Ordine di Pesaro e Urbino del 10/11/2009 (solo per i Ministeri).
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